Siracusa, l’operazione antidroga Algeri: coinvolti dei minori nelle cittadelle dello spaccio

I carabinieri di Siracusa hanno portato a termine 31 misure cautelari nei confronti di persone accusate di essere parte di un'organizzazione dedita allo spaccio di droga nella zona nord di Siracusa. La base operativa si trovava in via Algeri, dando così il nome all'operazione condotta dagli agenti nella giornata di oggi 2 marzo. Le indagini hanno fatto luce sul sistema del gruppo che aveva realizzato negli edifici popolari dei fortini, con cancelli sorvegliati da vedette, per lo spaccio di cocaina, crack, marijuana, hashish e anfetamine. Un traffico capace di fruttare ogni giorno 25mila euro. Una vera e propria cittadella della droga con sorelle parallele.
Vere e proprie cittadelle dello spaccio
Una di queste è stata smantellata nella giornata di ieri dalla Squadra mobile di Siracusa. Il sistema era controllato da telecamere di sorveglianza allestite per tenere sotto controllo la piazza dello spaccio nel quartiere Mazzarona. La droga arrivava anche in prossimità delle scuole e per venderla l'organizzazione criminale si avvaleva di minori come spacciatori. Diciassette delle persone arrestate percepivano il reddito di cittadinanza: un modo per finanziare anche il fitto sistema creato per garantire la salute delle piazze di spaccio perfettamente organizzate.
Spaccio nelle scuole
Gli agenti sono all'opera nelle perquisizioni con l'ausilio di cani antidroga. Individuate le piazze di spaccio, si cercano adesso ulteriori responsabili, armi, droga e denaro che sarebbe stato ricavato dal complesso sistema di gestione dello spaccio di stupefacenti. Si cerca di fare luce inoltre sull'attività di spaccio nelle scuole con l'aiuto di minori: anche alcuni ragazzi sono stati segnalati alle forze dell'ordine come coinvolti nel sistema in qualità di manovalanza per l'organizzazione criminale. Una modalità non nuova alle autorità ma che allarma per la giovane età degli spacciatori coinvolti.