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Sicilia, confiscato tesoro da 10 milioni di euro alla famiglia Graviano

Un tesoro dal valore complessivo di oltre dieci milioni di euro è stato confiscato dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo alla famiglia Graviano. Tra i beni sequestrati al clan, tre distributori di carburante; una rivendita di tabacchi e un parcheggio; dieci immobili tra villini, appartamenti e terreni.
A cura di Susanna Picone
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Beni per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro sono stati confiscati dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo alla “storica” famiglia Graviano. Il provvedimento, che è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, riguarda aziende, quote societarie e immobili nella disponibilità della famiglia mafiosa del mandamento di Brancaccio indicata come mandante dell'omicidio di don Pino Puglisi. Le indagini, portate avanti dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno permesso di evidenziare l'infiltrazione della criminalità organizzata nella gestione di attività operanti nei settori delle scommesse, della ristorazione, della rivendita di tabacchi e della vendita al dettaglio di carburante. In quest’ultimo settore, da quanto emerso, i fratelli Graviano avevano investito ingenti capitali, acquisendo, sin dai primi anni '90, aree di servizio di rilevanti dimensioni nei pressi dell'ingresso autostradale del capoluogo siciliano.

I fratelli Graviano in carcere – Tra i fratelli Graviano più noti ci sono Benedetto, il più grande, di sessanta anni, Filippo, di cinquantasette anni, Giuseppe, di cinquantacinque, e Nunzia, di cinquanta anni. Filippo e Giuseppe Graviano sono stati condannati all'ergastolo come responsabili delle stragi di Capaci e via D'Amelio in cui furono uccisi i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino insieme agli agenti di scorta. Benedetto e Nunzia, invece, hanno scontato pene detentive in carcere per associazione mafiosa. Tra i beni confiscati a Benedetto, Filippo e Giuseppe Graviano ci sarebbero tre distributori di carburante; due ditte individuali, tra cui una rivendita di tabacchi e un parcheggio; e dieci immobili tra villini, appartamenti e terreni.

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