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Albenga, spara alla badante e poi si uccide: “La donna salva grazie ad un busto per la schiena”

La tragedia è accaduta in un’abitazione in via XXV Aprile ad Albenga (Savona). Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il settantottenne Salvatore Sorrentino era convinto che la badante cercasse di avvelenarlo. E così ha provato ad ucciderla: ha sparato due colpi, ma la donna si è salvata per miracolo grazie ad un bustino che indossava. Poi il 78enne ha diretto l’arma contro se stesso…
A cura di Susanna Picone
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Un uomo di 78 anni ha tentato di uccidere la badante ferendola con due colpi di pistola e poi si è ucciso la prima ricostruzione di quanto accaduto in una abitazione in via XXV Aprile ad Albenga, nella provincia di Savona in Liguria. L’uomo che ha perso la vita è Salvatore Sorrentino, settantotto anni. La donna, una badante russa che si chiama Elena, 46 anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'uomo, in cura per un ictus, soffriva di una sindrome persecutoria al punto di temere che la badante, che gli somministrava le medicine, lo volesse avvelenare. Tutto è accaduto nella mattinata di oggi, prima delle 9, nella cucina dell’abitazione in via XXV Aprile. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori intervenuti sul posto, Sorrentino avrebbe impugnato l'arma per suicidarsi e a quel punto la badante sarebbe intervenuta nel tentativo di fermarlo. Le testimonianze successivamente raccolte hanno invece fatto scoprire che l'uomo ha tentato di uccidere la badante. La donna è salva per un soffio: un proiettile l'ha ferita di striscio ad una mano mentre il secondo l'ha raggiunta al torace ma è stato bloccato da un bustino che indossava. A quel punto l'anziano avrebbe rivolto l'arma verso se stesso. L’uomo, titolare di una oreficeria in via dei Mille ad Albenga, è morto subito dopo.

La badante portata in ospedale: non è in pericolo di vita – Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi e la polizia locale. La badante, sotto choc ma fortunatamente non in pericolo di vita, è stata trasportata da un’ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale Santa Corona in codice giallo. Dalle prime informazioni sembra i colpi l'abbiano ferita di striscio. Secondo quanto ricostruito dai quotidiani locali, la badante dopo i due spari sarebbe scappata dal balcone dell’alloggio al primo piano, chiedendo disperatamente aiuto e rifugiandosi dalla vicina di casa.

Il racconto della vicina di casa: "Un bustino per la schiena ha salvato Elena" –  A salvare Elena da ferite ben più gravi potrebbe essere stato un bustino, utilizzato per un problema alla schiena. È questo quanto si evince dal racconto fornito ai media locali dalla vicina di casa di Sorrentino, che ha soccorso la badante. Il terrazzo della donna confina con quello dell’appartamento in cui si è consumata la tragedia. “Erano da poco passate le 8,30 e mi ero appena svegliata quando ho sentito spari e urla. Elena chiedeva aiuto. Mi sono affacciata al balcone e mi sono accorta che stava succedendo nel terrazzo a fianco al mio”, ha raccontato la donna a IVG.it. “Fortunatamente i nostri due terrazzi sono collegati, separati solo da una inferriata e da una fioriera piuttosto ampia, sopra la quale la donna è salita, e raggiunto così il mio appartamento”. “Era agitata, ferita e spaventata. Mi ha raccontato di essersi svegliata normalmente (la badante pare avesse dormito da Sorrentino) e di aver proposto all’uomo di andare insieme al mercato. A quel punto lui avrebbe cambiato umore e si sarebbe rivolto a lei in modo duro, accusandola di qualcosa”. Dopodiché l’uomo avrebbe preso l’arma e avrebbe ferito la badante prima di togliersi la vita: “Un colpo l’ha centrata al torace e a salvarla è stato un bustino per la schiena, dentro il quale il proiettile si è fermato senza raggiungere la pelle, e l’altro l’ha ferita a un polso”, è la ricostruzione delle vicina.

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