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Scomparsa in vacanza col compagno, riaperte le indagini su Paola Casali

Parte per una breve vacanza con l’uomo che frequenta, non torna più a casa. Oggi, dopo dieci anni dalla scomparsa di Paola Casali, svanita nel nulla a Licata (Agrigento) la famiglia ha chiesto nuove indagini. Da sempre le due figlie pensano che non si tratti di un allontanamento volontario e che alla loro madre, di cui da 11 anni non ci sono tracce dell’esistenza in vita, sia stato fatto del male.
A cura di Angela Marino
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Paola Casale
Paola Casale

Parte per una breve vacanza con l'uomo che frequenta, non torna più a casa. Oggi, dopo dieci anni dalla scomparsa di Paola Casali, la famiglia ha chiesto la riapertura del caso. Da sempre le due figlie pensano che non si tratti di un allontanamento volontario e che alla loro madre – di cui da 11 anni non ci sono tracce dell'esistenza in vita – sia stato fatto del male. Per questo si sono affidate a Penelope. L'esito del caso dipende, ora, dalla Procura di Agrigento.

Di Paola Casali, 49 anni, casalinga e mamma, si perdono le tracce il 20 febbraio 2011. Proprio il contesto in cui è sparita, potrebbe mettere gli inquirenti sulla pista giusta per ricostruire cosa le è successo. Paola ha appena cominciato una vita da single. Dopo anni di convivenza con il marito Danilo da separati in casa, lui ha lasciato la casa di famiglia per andare a vivere con la nuova compagna. Paola, che pure aveva una conoscenza speciale con un uomo da molti anni, ha quindi deciso di approfondirla. Questo nuovo legame, tuttavia, nasce all'insegna della dipendenza economica. Per anni, infatti, quest'uomo ha chiesto a Paola piccole somme di denaro che lei gli ha mandato. Di contro, la quarantanovenne, non ha una sua indipendenza economica, né un rapporto facile con il denaro. Paola, infatti, è dipendente dal gioco del bingo.

Gioca, perde e non vuole saperne di smettere, neanche se sono le due amate figlie a chiederglielo. Con l'ex marito, infatti, aveva raggiunto un accordo: lui la accompagnava al bingo e intanto trascorreva le serate nella sala da ballo. Ognuno la sua vita, le sue passioni. Crollato quell'equilibrio, con l'abbandono di Danilo, Paola è rimasta sola con le due dipendenze. Dal gioco e da quell'uomo misterioso. È il 20 febbraio 2011, quando decide di andare a trascorrere un breve soggiorno con il nuovo compagno, residente in Toscana, a Licata (Agrigento). Quattro o cinque giorni di svago nella sua terra d'origine, a Licata, in Sicilia, ospite presso i parenti, nulla di più. Proprio mentre è via, in casa sua, in provincia di Milano, la figlia maggiore fa una scioccante scoperta.

Elena riceve una lettera dalla banca, dove con la madre ha un contro cointestato e scopre che prima di partire, con un piccolo inganno, Paola le ha fatto firmare una richiesta di prestito di cinquemila euro, senza che lei se ne accorgesse. Ferita e arrabbiata, Elena allora chiama la madre in Sicilia e scopre che quei soldi non sono per lei, ma per il suo nuovo compagno. "Ho dovuto farlo per forza", si giustifica Paola. Da dopo quella telefonata il telefono della donna si spegne, per non riaccendersi mai più. A cosa servivano quei soldi? Erano forse un debito da estinguere con creditori esterni? Possono essere stati movente di un delitto? Sarà la Procura di Agrigento, forse, a dare risposte a queste domande.

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