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Scomparsa da Orentano, la madre di Khrystyna: “Chiedo a tutti di aiutarmi a trovarla”

“Siamo molto legate, ci sentivamo anche dieci volte al giorno, sono certa che se avesse avuto la possibilità lei avrebbe già chiamato”. La madre di Khrystyna Novak, 29enne scomparsa da Orentano (Pisa) tre mesi fa, nel giorno dell’arresto del compagno, chiede l’aiuto di tutti per scoprire cosa sia successo a sua figlia. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti.
A cura di Angela Marino
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"Siamo molto legate, ci sentivamo anche dieci volte al giorno, sono certa che se avesse avuto la possibilità lei avrebbe già chiamato". È certa che sia successo qualcosa che ha impedito a sua figlia di contattarla. La madre di Khrystyna Novak, 29enne scomparsa da Orentano (Pisa) tre mesi fa, nel giorno dell'arresto del compagno, chiede l'aiuto di tutti per scoprire cosa sia successo a sua figlia. La signora Inna, che vive in Ucraina, paese natale di Khrystyna, è assistita dall’associazione Penelope che le ha offerto l'aiuto dall’avvocata, Daica Rometta.

Inna, la madre di Khrystyna Novak
Inna, la madre di Khrystyna Novak

La sorte di Khrystyna ruoterebbe tutta intorno all'arresto, per armi e droga, del compagno 41enne Airam Gonzalez Negrim. La coppia viveva da poche settimane insieme nella villetta alla periferia di Castelfranco da dove la 29enne è scomparsa. Si conoscevano da tre mesi, ma volevano sposarsi e convivevano. Un'intimità che, per gli inquirenti, potrebbe aver reso Khrystyna ipotetico obiettivo di chi volesse vendicarsi del 41enne o intimidirlo, dissuadendolo così dal fornire informazioni sui traffici in cui era coinvolto all'autorità giudiziaria.

Khrystyna Novak
Khrystyna Novak

Ipotesi che si fondano sul convincimento che la ragazza non sia più in vita. Solo alcuni giorni fa il fascicolo d'indagine per la sparizione della ragazza ha assunto un altro titolo di reato: omicidio volontario a carico di ignoti. Dalla scomparsa della ragazza, avvenuta il 2 novembre scorso, sono avvenuti diversi sopralluoghi nella villetta, dove sono rimasti i suoi effetti personali, tranne il cellulare. In questi giorni i tecnici hanno sequestrato il router wi-fi dell'abitazione per sottoporlo a perizia. Lo scopo è quello d'identificare chi è entrato nella villetta e ha agganciato la rete domestica.

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