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Schianto a 340 km/h sulla pista di Nardò: collaudatore si ribalta con la Porsche, è in ospedale

Incidente ad alta velocità alla pista di Nardò, in Salento: un collaudatore ha perso il controllo di una Porsche a 340 km/h, schiantandosi contro un guardrail. L’auto si è ribaltata più volte. Ricoverato, è stato miracolosamente dimesso poche ore dopo. Indagini in corso.
A cura di Biagio Chiariello
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Nardò Technical Center
Nardò Technical Center

Si è sfiorata la tragedia nel pomeriggio di sabato 18 maggio sulla pista ad anello del Nardò Technical Center, nel Salento. Un pilota collaudatore di 36 anni, originario di Manduria e dipendente della Euroservizi srl – azienda appaltatrice che opera all’interno della struttura – ha perso il controllo di una Porsche Panamera in fase di test, schiantandosi a una velocità impressionante di circa 340 chilometri orari.

La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle autorità. Secondo una prima ricostruzione, il veicolo – un prototipo impiegato in una prova ad altissima velocità – sarebbe finito contro il guardrail per motivi non ancora chiariti, ribaltandosi più volte al di fuori del tracciato. I testimoni presenti in pista hanno temuto il peggio, vedendo la vettura andare completamente distrutta nel violento impatto.

Immediato l’intervento dei soccorsi: il personale del 118 e della Croce Rossa è accorso sul posto, stabilizzando il conducente e trasportandolo d’urgenza presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce in codice giallo. Nonostante la dinamica spaventosa, il collaudatore ha riportato solo lesioni non gravi: è stato sottoposto agli accertamenti clinici e, fortunatamente, è stato dimesso già nella serata di sabato.

Resta tuttavia alta l’attenzione su quanto accaduto. Le forze dell’ordine e lo Spesal – il Servizio per la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro della Asl di Lecce – sono stati subito informati dell’episodio e hanno avviato gli accertamenti di rito. Al centro delle indagini non solo l’esatta dinamica dello schianto, ma anche le condizioni di sicurezza in cui si svolgono le prove ad alta velocità nella pista di proprietà del gruppo Porsche.

"In base ad uno schema ormai collaudato nel mondo del lavoro in Italia, anche in NTC le attività più rischiose e pericolose vengono esternalizzate, quindi date in appalto ad aziende esterne e di conseguenza ai lavoratori che operano in condizioni economiche e contrattuali peggiori – spiegano Tommaso Moscara, Ciro Di Gioia e Daniela Campobasso, rispettivamente segretari generali di Cgil Lecce, Fiom Cgil Lecce e Filcams Cgil Lecce -Basti pensare che questi lavoratori sono inquadrati come autisti o meccanici, e non come piloti collaudatori. I dipendenti della Bertrand e della Kw, le altre due aziende appaltatrici che svolgono le stesse attività, sono addirittura inquadrati nel Contratto collettivo nazionale del commercio. Tra l’altro la Kw, all’inizio di quest’anno ha di fatto rinunciato all’appalto, licenziando tutti i lavoratori".

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