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Richiami e ritiri di prodotti alimentari

Scarole, funghi e carciofi: quattro conserve sott’olio richiamate per sospetto botulino. I lotti interessati

Il ministero della Salute ha richiamato quattro prodotti a marchio Terra Mia, tra cui i friarelli legati al focolaio di botulino. L’azienda con sede a Scafati (Salerno) era già stata coinvolta in un episodio simile quest’estate.
A cura di Biagio Chiariello
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Resta alta l’attenzione sulle conserve sott’olio dopo i casi di contaminazione da botulino che hanno scosso l’Italia nelle ultime settimane. Il Ministero della Salute ha diffuso un nuovo richiamo precauzionale che riguarda quattro tipologie di conserve vegetali a marchio Terra Mia, prodotte nello stabilimento di Amura Stefano, con sede a Scafati (Salerno).

I prodotti interessati

I lotti coinvolti sono i seguenti:

  • Spicchi di carciofi grigliati in olio, vaso da 500 g, lotto 051224, TMC 05/12/2027;
  • Scarole in olio, vaso da 500 g, lotto 220224, TMC 22/02/2027;
  • Funghi grigliati in olio, vaso da 500 g, lotto 061224, TMC 06/12/2027;
  • Carciofi grigliati in olio, vaso da 500 g, lotto 270924, TMC 27/09/2028.

Il Ministero raccomanda ai consumatori di non consumare le conserve appartenenti a questi lotti e di riconsegnarle al punto vendita dove sono state acquistate.

Il precedente richiamo della stessa azienda

Il nome “Terra Mia” era già salito alla ribalta poche settimane fa, quando lo stesso produttore aveva richiamato alcuni lotti di friarielli alla napoletana in olio venduti con i marchi Terra Mia, Vittoria e Bel Sapore. Quei prodotti erano stati collegati a uno dei due focolai di botulino che hanno causato gravi intossicazioni e almeno un decesso durante l’estate.

Il nuovo richiamo, datato 20 agosto 2025, è stato però pubblicato sul portale del Ministero soltanto il 4 settembre, con oltre due settimane di ritardo. Un intervallo che solleva interrogativi sulla rapidità dei meccanismi di allerta e sulla tutela effettiva dei consumatori.

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La raccomandazione

L’azienda ribadisce che si tratta di una misura precauzionale e invita chiunque abbia acquistato i prodotti coinvolti a non utilizzarli. Le conserve, sottolinea la nota ministeriale, possono essere restituite ai punti vendita per la sostituzione o il rimborso.

La vicenda riporta inevitabilmente l’attenzione sul tema della sicurezza alimentare e sull’importanza di controlli stringenti nella produzione e distribuzione delle conserve sott’olio, un settore particolarmente delicato perché esposto al rischio di contaminazioni gravi come il botulino.

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