Sanremo, madre perde bimbo che portava in grembo alla 41esima settimana

Una ragazza 22enne, residente a Bussana di Sanremo, ha perso il bimbo che portava in grembo dopo una gestazione che si era protratta per 41 settimane. I medici hanno evidenziato come si tratti di un caso al momento inspiegabile, dopo che i familiari hanno deciso di denunciare i sanitari. "Il tracciato il 2 gennaio era a posto. Ci siamo chiesti come mai questo parto continuava a tardare ma i medici dicevano che bisognava aspettare la 42a settimana", dice il padre della giovane che punta il dito contro la direzione generale della Asl. "Perché aspettare così tanto? Se avesse fatto il parto indotto prima mio nipote sarebbe vivo" si chiede l’uomo.
Feto morto, aperta un'inchiesta
Secondo quanto raccontato dalla 22enne, ieri sera lei stessa si era recata al pronto soccorso dell'ospedale di Sanremo affermando di non sentire più il battito del feto. Il piccolo era morto. Ovviamente è stato indotto immediatamente il parto ed il corpicino senza vita è stato trasportato a Genova per l’autopsia che dovrà stabilire le cause del decesso. I Carabinieri hanno già sequestrato la documentazione del pronto soccorso e del reparto ginecologia del nosocomio ligure, che verrà sicuramente messa a disposizione della magistratura.
I medici avevano fissato il parto indotto per oggi
Stando alle ricostruzioni mediche si sarebbe trattato di "una gravidanza fisiologica a termine e per oggi era stato programmato il ricovero per un parto indotto". I medici parlano di un caso di "morte intrauterina che in Italia ha percentuali tra il 4 e il 5%". Secondo quanto affermato dalla difesa della donna, alla scadenza del nono mese di gravidanza (il 23 dicembre) si sarebbe presentata un prima volta in ospedale, per poi essere rimandata a casa: “Non è ancora pronta per il parto” le avrebbe detto. Sempre secondo la difesa, nei giorni tra Natale e Capodanno la donna si è presentata altre due volte in pronto soccorso ma, dopo il controllo dei medici, è stata nuovamente rimandata a casa. Sabato scorso, 2 gennaio, la 22enne è giunta nuovamente in ospedale sabato e, secondo quanto evidenziato dall’Asl 1 imperiese, non sarebbero emerse criticità e il battito cardiaco del figlio era regolare. In quella occasione le sarebbe stato fissato il parto indotto per il 4 gennaio. La futura mamma è quindi rincasata, ma la sera del 3 gennaio la situazione è precipitata: la donna, non sentendo più il battito del bimbo, si è fatta accompagnare in ospedale dove ha fatto la drammatica scoperta.