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“Salvatore Baglione va condannato all’ergastolo per l’omicidio di Piera Napoli”, le richieste dei pm

I pm hanno chiesto per l’uomo la pena massima dell’ergastolo per l’omicidio avvenuto il 7 febbraio dell’anno scorso a Palermo.
A cura di Antonio Palma
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Secondo l’accusa, Salvatore Baglione era perfettamente in grado di intendere e volere e avrebbe programmato in anticipo il delitto della moglie Piera Napoli.

Ne sono convinti i pm della procura di Palermo che nella requisitoria del processo in corso hanno chiesto per l’uomo la pena massima dell’ergastolo per l’omicidio avvenuto il 7 febbraio dell’anno scorso.

Per i magistrati palermitani, l’imputato reo confesso del delitto avvenuto nella casa di famiglia nel quartiere Cruillas, va condannato alla pena massima senza alcuna attenuante vista la sua presunta premeditazione e l’efferatezza del delitto, rappresentata da decine di coltellate.

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L’autopsia sul corpo di Piera Napoli ha stabilito che è stata raggiunta decine di coltellate sferrate con un coltello che il marito si era portato dal lavoro mentre era in bagno, seduta sul water. La donna, come emerso dall'esame, avrebbe cercato in tutti i modi di reagire e difendersi, ma di fronte alla violenza e alla brutalità con le quali è stata aggredita, si è rivelato inutile.

Secondo quanto ricostruito dall’inchiesta, l’uomo prima di consegnarsi ai carabinieri si era ripulito, aveva lavato anche il coltello e si era anche preoccupato di allontanare i figli, perché non assistessero.

Inoltre subito dopo aveva avuto il tempo di postare su Facebook una frase sul “rispetto” accompagnata da una foto di Robert De Niro.

La stessa tesi ribadita anche dalla parte civile rappresentata dalla famiglia della 33enne cantante neomelodica palermitana e madre di tre figli.

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Tesi esattamente opposta, invece, quella della difesa dell’uomo che ha sempre sostenuto la minorata capacità di intendere e di volere di Salvatore Baglione in quei momenti parlando di un raptus di follia.

Una perizia disposta dal giudice ha stabilito la piena capacità di intendere e di volere dell'imputato che però continua a parlare di un raptus seguito da una lite in casa con la vittima.

L’uomo pare fosse ossessionato dal tradimento. Anche al momento dell’arresto ha detto aveva riferito che la moglie lo avrebbe tradito e avrebbe voluto lasciarlo.

La prossima udienza del processo a suo carico è fissata al 21 settembre.

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