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L'omicidio di Roberta Ragusa

“Roberta Ragusa era a Cannes”: la testimonianza di un italiano in Francia

La donna scomparsa da Gello nel gennaio del 2012 sarebbe stata vista nel maggio dello stesso anno in Francia da un italiano che avrebbe anche parlato con lei: “Quando le dissi che l’avevo riconosciuta lei si è allontanata”.
A cura di Susanna Picone
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L’amante di Antonio Logli è stata interrogata per tre ore in Procura in merito al caso di Roberta Ragusa, scomparsa da Gello nel gennaio del 2012. All’uscita si è rivolta in lacrime ai giornalisti: “Andate via, siete solo degli avvoltoi”.
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C’è un’importante novità relativa alla scomparsa di Roberta Ragusa. Una persona che è stata già ascoltata dagli inquirenti ha detto di aver visto Roberta in Francia, con precisione a Cannes, nel maggio del 2012. E dunque circa quattro mesi dopo la scomparsa dell’imprenditrice di Gello che risale, infatti, alla notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. “L’ho incontrata qui a Cannes nel maggio 2012 e ho perfino parlato con lei, ma quando le dissi che l’avevo riconosciuta lei si è allontanata”: questo è quanto il testimone ha detto agli investigatori che indagano sul caso Ragusa. Si tratta di un italiano residente in Francia e che lavora appunto a Cannes in un ristorante. Il testimone, da quanto si apprende, è stato già sentito nell’ambito delle indagini difensive anche dal difensore di Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa che secondo l’accusa avrebbe ucciso e nascosto il cadavere di sua moglie.

Antonio Logli sarà interrogato nelle prossime settimane – Logli, che è appunto indagato per omicidio e occultamento di cadavere, dovrebbe essere interrogato entro quest’anno. L'interrogatorio avverrà in anticipo rispetto alla scadenza dell'ultima proroga delle indagini fissata per l'inizio del prossimo maggio per permettere agli inquirenti di cercare riscontri alle dichiarazioni del marito di Roberta Ragusa, se questi deciderà di rispondere alle domande e di non avvalersi della facoltà di non rispondere. L’avvocato Roberto Cavani, che assiste Logli da quando è stato iscritto sul registro degli indagati, ha sempre sostenuto che il suo assistito è  disponibile a rispondere alle domande del magistrato.

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