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Rimini, cancellato con vernice bianca il murales con l’uomo che allattava un neonato

Il murales che a Rimini ritraeva un uomo intento ad allattare un bambino è stato imbrattato con della vernice bianca e coperto. La Lega l’aveva definito “un’opera frutto della peggior ideologia perversa transfemminista”.
A cura di Davide Falcioni
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Il murales che a Rimini ritraeva un uomo intento ad allattare un bambino è stato imbrattato con della vernice bianca e coperto da ignoti, ai quali evidentemente quel semplicissimo messaggio di uguaglianza e civiltà non andava a genio. A renderlo noto questa mattina è stato il sindaco della città romagnola Jamil Sadegholvaad, esponente del Partito Democratico: "Rimini è e sarà sempre una città libera", ha commentato il primo cittadino.

L'opera nei giorni scorsi era stata duramente criticata da un consigliere leghista. "Le sentinelle della libertà hanno provveduto alla liberazione di Rimini passando una mano di vernice bianca", ha commentato con sarcasmo il sindaco, aggiungendo che "con questo atto hanno per sempre reso immortale l'uomo che allatta", "lo hanno direttamente elevato alla permanenza permanente".

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Il sindaco: "Rimini è e sarà sempre una città libera"

Il primo cittadino, in un post sui social, afferma di provare "umana pietà per queste povere persone, per la vita che fanno: il bianco della loro vernice è l'assenza di colore della loro vita". E assicura che "verranno fatte le indagini per individuare i responsabili, poi potremo dare della ‘merda' a chi ha compiuto il suo capolavoro notturno imbrattando di vernice le scalette del porto canale. Ma il punto non sono le indagini per un episodio tutto sommato minore di cronaca locale. Il punto, come si dice, è un altro. Uno spazio bianco è come una pagina che attende sempre di essere riempita delle idee e dei desideri delle persone. In via Savonarola, in qualche parte del mondo e oltre l'arcobaleno. Rimini è e sarà sempre una città libera".

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La Lega: "Opera frutto della peggior ideologia perversa transfemminista"

L'opera "incriminata" era stata realizzata nei giorni scorsi dall'artista Oliver Vincenzi, in arte Kage, che al Resto del Carlino ha spiegato di aver voluto dar voce all'"inclusione di tutti corpi. Il dar voce a chi viene considerato ancora un outsider nella nostra società". L’opera, ritraente un uomo che allatta, ha suscitato non poche polemiche in città. "Non credevamo che avrebbe sollevato tale polverone ma ben venga, visto che si dice che l’importante è che se ne parli. Di sicuro non è la prima volta che si affronta questo tema e non sarà l’ultima". A sollevare le critiche era stato in particolare il consigliere regionale della Lega, Matteo Montevecchi, che ha definito l’opera come il "frutto della peggior ideologia perversa transfemminista".

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