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Richiami e ritiri di prodotti alimentari

Richiamo passata di pomodoro Granoro: “Possibile corpo estraneo”. La risposta dell’azienda

Richiamato un lotto di passata di datterini Granoro Dedicato per possibile corpo estraneo. Il prodotto, venduto nei supermercati Decò, non va consumato, spiega il Ministero della Salute. Il comunicato dell’azienda : “Nessun difetto produttivo emerso dalle analisi svolte il 4 agosto con Arpa Puglia”.
A cura di Biagio Chiariello
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Il Ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito ufficiale il richiamo di un lotto di passata di pomodoro particolarmente diffuso nelle cucine italiane. Si tratta della passata di pomodori datterini a marchio Granoro Dedicato, venduta in bottiglie di vetro da 350 grammi, appartenente al lotto identificato con il codice M214 e con scadenza fissata al 31 dicembre 2026.

Il richiamo è stato deciso come misura precauzionale a tutela della sicurezza dei consumatori, a seguito della possibile presenza di un corpo estraneo nel prodotto. La passata è stata prodotta nello stabilimento di Scafati (Salerno) dalla ditta La Formica Srl per conto del Pastificio A. Mastromauro Granoro Srl, azienda che promuove la linea “Dedicato” come espressione di filiera 100% pugliese.

In accordo con l’avviso diffuso, si raccomanda di non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita dove è stato acquistato.

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In risposta alle segnalazioni, Granoro ha fornito un chiarimento dettagliato riguardo ai controlli effettuati: “Il 4 agosto 2025, presso il Dipartimento Provinciale di Bari dell’ARPA Puglia, sono stati esaminati sia il reperto segnalato sia campioni rappresentativi dello stesso lotto, raccolti durante le verifiche svolte con le autorità competenti. Dall’analisi è emerso che nei campioni non è stato riscontrato alcun corpo estraneo nella passata di datterini. Inoltre, la bottiglia oggetto della segnalazione risultava già aperta al momento dell’esame e conteneva un frammento di vetro che, per forma, spessore e caratteristiche della zigrinatura di fondo, non è compatibile con il contenitore originale Granoro. Questi elementi escludono ragionevolmente un’origine produttiva del frammento vetroso e non indicano difetti riconducibili alla filiera produttiva o ai materiali utilizzati.”

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