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Covid 19

Rezza: “Siamo preoccupati dalle varianti. Serve prudenza”

“C’è un po’ di preoccupazione per la circolazione di nuove varianti del virus: la variante inglese è ancora predominante, seguita dalla variante Delta, o indiana, che è sopra il 20 per cento e da quella brasiliana, intorno al 12 per cento”. A dirlo il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, commentando i dati del monitoraggio settimanale dell’ISS.
A cura di Davide Falcioni
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"C'è un po' di preoccupazione per la circolazione di nuove varianti del virus: la variante inglese è ancora predominante, seguita dalla variante Delta, o indiana, che è sopra il 20 per cento e da quella brasiliana, intorno al 12 per cento". A dirlo il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, commentando i dati del monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore della Sanità. Alla luce di questi numeri "è necessario mantenere dei comportamenti ispirati alla prudenza e continuare a vaccinare".

Rezza: "In calo incidenza e Rt. Terapie intensive ben al di sotto della soglia critica"

Ci sono però anche dei dati positivi che lasciano ben sperare per il futuro, a partire dai tre indici  principali presi in considerazione dagli esperti nel monitoraggio settimanale della situazione epidemiologica. Spiega Rezza: "Anche questa settimana l'incidenza mostra una tendenza ad una leggera diminuzione attestandosi intorno ai nove casi per 100 mila abitanti, contro i 12 della scorsa settimana. Il valore Rt è anche in diminuzione, intorno a 0,63 e quindi ben al di sotto dell'unità. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva siamo al 3%, quindi ben al di sotto della soglia del 30%".

ISS: "Completare il ciclo vaccinale per proteggersi dalla variante Delta"

I dati, dunque, appaiono positivi anche se si segnala un aumento dei contagi causati dalla variante Delta e dalla Kappa, entrambe individuate per la prima volta in India. Per questo l'Istituto Superiore di Sanità ha rinnovato l'appello a vaccinarsi, sottolineando come occorra sottoporsi alla prima e alla seconda dose per avere la certezza di di essere ben protetti dall'infezione. In questa fase dell'epidemia, ha spiegato l'ISS, "è necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità".

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