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Covid 19

L’allerta dell’Iss: “Aumentano focolai covid Delta e Kappa, bisogna vaccinarsi con seconda dose”

In un contesto di diminuzione dei casi, il monitoraggio dell’Iss evidenzia un aumento dei focolai di varianti Delta e Kappa in Italia. Per prevenire una nuova ondata di contagi, secondo l’istituto superiore di sanità, è necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione.
A cura di Antonio Palma
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Per poter scongiurare il pericolo di una nuova ondata di contagi dovuti alle varanti covid bisogna completare i cicli vaccinali sottoponendosi anche alla seconda dose, l’unica che protegge dalle varianti più contagiose come la Delta e la Kappa. È l’allerta lanciata oggi dall’Istituto superiore di sanità nel nuovo report settimanale di monitoraggio della pandemia in Italia. In questa fase dell'epidemia "è necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità" si legge infatti nella bozza del nuovo report stilato da ministero della Salute e Iss.

 Calano Rt e incidenza

"Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC della presenza di focolai causati dalla variante virale Delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l'attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale", sottolinea ancora il documento, confermando però che la situazione del contagio per ora è migliorata con l’indice di contagio Rt calato ancora a 0,63 rispetto allo 0.69 della settimana scorsa così come in calo è l'incidenza che in Italia ora è a 9 casi ogni 100mila abitanti rispetto agli 11 di 7 giorni fa.

Aumentano i focolai di varianti Delta e Kappa

In un contesto di diminuzione dei casi, però, il monitoraggio dell’Iss evidenzia un aumento dei focolai di varianti Delta e Kappa. Secondo l’istituto superiore di sanità, infatti, la proporzione di casi di infezione da virus SARS-CoV-2 causati da queste varianti nel nostro Paese aumenta. Per questo il documento chiede un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi e un'elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli.

 Come è diffusa la variante delta in Italia 

Nell’ultimo monitoraggio, con i dati di fine giugno, le varianti Delta e Kappa, la cosiddetta “indiana” e un suo sottotipo, sono passate dal 4,2% nel mese di maggio, al 16,8% del mese di giugno .Anche se si tratta di numeri ancora esigui rispetto al totale, per l’Iss si evidenzia un “quadro in rapida evoluzione che conferma come anche nel nostro Paese, come nel resto d’Europa, la variante Delta del virus stia diventando prevalente”

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