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Reggio Calabria, bimba abusata dallo zio: consigliere FDI avrebbe detto alla mamma di non denunciare

Massimo Ripepi, consigliere comunale di Reggio Calabria eletto con Fratelli d’Italia, avrebbe suggerito alla mamma di una bimba di lasciarla in casa della nonna, pur sapendo della presenza – nella stessa abitazione – di uno zio già condannato in via definitiva per abusi sessuali su minori. L’uomo ha effettivamente violentato la piccola.
A cura di Davide Falcioni
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Massimo Ripepi, consigliere comunale di Reggio Calabria eletto con Fratelli d'Italia, avrebbe suggerito alla madre di una bambina di lasciarla in casa della nonna, pur essendo a conoscenza della presenza – nella stessa abitazione – di uno zio già condannato in via definitiva per abusi sessuali su minori. Come se non bastasse Ripepi avrebbe anche consigliato alla mamma della bimba – appartenente alla sua stessa comunità religiosa – di non denunciare la violenza sessuale una volta scoperta. È molto pesante il quadro delineato in un decreto emesso da un giudice del Tribunale dei minori di Reggio Calabria nei confronti dell'uomo di FDI, che dal canto suo ha seccamente smentito la ricostruzione autosospendendosi dal partito guidato da Giorgia Meloni: "Dopo un colloquio con i vertici di Fratelli d’Italia ho inviato richiesta di sospensione. Adesso voglio dimostrare la mia estraneità a quanto mi viene sollevato e non può in alcun modo essere coinvolto Fratelli d’Italia in una accusa così infamante e infondata".

La coordinatrice regionale di FDI Wanda Ferro ha accolto la richiesta del consigliere: "Ci auguriamo che quanto emerso su Massimo Ripepi non corrisponda al vero e che riesca a dimostrare la sua completa correttezza umana ancora prima che politica. In attesa che questo avvenga comunico che è stata accolta la richiesta di sospensione dal partito formulata dallo stesso Massimo Ripepi. Nonostante al momento non risulti nemmeno indagato, la sola ipotesi che fosse a conoscenza di possibili abusi su un minore e non si sia rivolto alla autorità giudiziaria per denunciarlo è chiaramente incompatibile con i valori di Fratelli d’Italia".

La posizione di Ripeti – che non è indagato – appare comunque piuttosto delicata. Stando a quanto ricostruito dal Tribunale dei Minori, infatti il consigliere comunale di Reggio avrebbe invitato la mamma di una bambina – ricoverata in ospedale – a lasciare la piccola in custodia a casa di una nonna, e ciò nonostante fosse a conoscenza che quest’ultima vivesse insieme al figlio, in passato condannato per violenza sessuale su minori. Qualche tempo dopo la bambina aveva raccontato ai genitori i "particolari raccapriccianti degli abusi" e loro, dopo essersi rivolti di nuovo a Ripepi, avevano ottenuto come risposta un invito a non rivolgersi a polizia o carabinieri per sporgere denuncia. La madre della piccola, ricostruisce Il Fatto Quotidiano, “veniva messa in guardia dal Ripepi dal rischio di provocare, con una denuncia, il suicidio del fratello (lo zio, ndr ), del cui sangue sarebbe stata ‘responsabile davanti a Dio’”. La bimba in seguito si è confidata con degli amichetti e ciò suscitò quelle che i giudici definiscono “le ire del Ripepi” nei confronti della donna “rimproverata di essere una madre di merda perché incapace di far stare zitta la figlia”. La bambina ora è stata affidata ai servizi sociali.

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