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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza, stop temporaneo alle domande: quando sarà possibile presentarle

Per il reddito di cittadinanza si è chiusa a fine marzo la prima finestra per presentare richiesta per accedere al sussidio. La seconda finestra si aprirà in questi giorni: dopo lo stop temporaneo alle domande comunicato dal ministero del Lavoro, i nuovi moduli verranno forniti dall’Inps ai Caf già il primo aprile e alle Poste a partire dal 6 aprile.
A cura di Stefano Rizzuti
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Con l’approvazione del decretone su reddito di cittadinanza e quota 100 in Parlamento, avvenuta negli scorsi giorni, cambiano alcune regole di accesso alla misura voluta dal Movimento 5 Stelle e, di conseguenza, cambia anche il modulo da compilare per presentare domanda. Per questo motivo la possibilità di presentare domanda online e alle Poste è temporaneamente sospesa. Come annunciato sul sito del ministero del Lavoro e su quello del reddito di cittadinanza, “in attesa che venga aggiornato il modello di domanda con le ultime novità normative, è temporaneamente sospesa la possibilità di presentare le istanze online”. Si attendono quindi i nuovi moduli, che l’Inps ha dovuto aggiornare in seguito alle modifiche apportate durante la discussione in Parlamento. Per esempio, una delle novità principale è quella riguardante gli stranieri extracomunitari che dovranno presentare anche una certificazione sulla loro situazione familiare e patrimoniale proveniente dal loro Paese d’origine e convalidata dal consolato.

Quando si potrà presentare di nuovo domanda

Arriverà quindi il nuovo modello per presentare domanda per il reddito e per la pensione di cittadinanza, ma anche quello per le comunicazioni delle variazioni reddituali. Da lunedì primo aprile è disponibile nei Caf, mentre negli uffici postali arriverà a partire dal 6 aprile. La seconda finestra del reddito di cittadinanza partirà quindi il 6 aprile, mentre la prima si è chiusa a fine marzo, con i dati che parlano di 853.521 domande presentate tra Poste, Caf e online. Si tratta del 68% dei potenziali aventi diritto, secondo quanto spiega il ministero del Lavoro, anche se alcune di queste richieste potrebbero essere rigettate perché i richiedenti non rientrano nei criteri necessari per accedere. Secondo le stime del ministero, sono più di 2,8 milioni le persone coinvolte.

Finora sono state presentate 223mila domande alle Poste, 600mila ai Caf (compresi gli appuntamenti già presi per aprile) e 30.521 online. La Lombardia è la regione in cui sono arrivate più richieste tra la piattaforma online e le Poste (più di 36mila), la Valle d’Aosta è in coda con 500. Per chi ha presentato domanda in questa prima finestra, le risposte dell’Inps arriveranno a partire dal 15 aprile. Poi chi ha diritto al sussidio riceverà una comunicazione per ritirare la card con cui verrà erogato il reddito negli uffici postali.

Reddito di cittadinanza, cosa è cambiato in Parlamento

Tra le modifiche approvate in Parlamento che hanno portato alla riformulazione dei moduli, una delle più importanti riguarda le famiglie con un disabile al loro interno, che avranno criteri di accesso più favorevoli. Si alza, inoltre, di circa 50 euro al mese il sussidio. Altra novità importante è quella per gli stranieri extracomunitari che dovranno consegnare anche una certificazione rilasciata dal loro Stato d’origine, tradotta in italiano dal consolato, con la composizione familiare e il patrimonio. Rimane uguale il tetto fissato per accedere al reddito, con Isee massimo a 9.360 euro. Cambia leggermente il parametro per la scala di equivalenza, con l’importo del sussidio che varia per i nuclei familiare con più componenti.

Cambia anche il massimale del patrimonio immobiliare, esclusa la prima abitazione: rimane il limite dei 30mila euro, ma ora bisognerà conteggiare anche eventuali case all’estero. Altro modello che viene aggiornato è quello che si chiama Com Esteso, ovvero il modulo per comunicare eventuali variazioni patrimoniali che comportano la perdita dei requisiti. Se le somme diventano superiori alle soglie patrimoniali in seguito a donazioni, vincite o successioni, la perdita dei requisiti va comunicata entro 15 giorni. Per chi ha già presentato domanda, infine, sarà possibile integrarla con gli altri documenti richiesti entro sei mesi, pena la decadenza del beneficio.

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