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Ragazzino 14enne ingerisce decine di pillole e finisce in ospedale: “Bullizzato a scuola”

L’episodio, che inizialmente sembrava inspiegabile, ha trovato una terribile motivazione quando il ragazzino in ospedale ha raccontato delle vessazioni a cui sarebbe stato sottoposto in classe dai compagni ma anche nel convitto per studenti fuori sede dove alloggiava con altri coetanei a Venezia.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Quando è stato trovato, nella sua stanza del convitto dove alloggiava, era in stato di semi coscienza perché aveva appena ingerito volontariamente ben 30 pillole di un medicinale ed è stato trasportato subito in ospedale. Così è emersa la brutta storia di bullismo che vede vittima un ragazzino veneziano di soli 14 anni che da tempo sarebbe stato preso di mira dai compagni di scuola di un istituto scolastico di Venezia fino con vessazioni che lo hanno portato al gesto estremo.

Come ricostruisce il corriere del Veneto, i fatti risalgono ad alcune settimane fa, alla fine del gennaio scorso, quando il ragazzino, che frequenta la prima classe dell’istituto scolastico, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Mestre dove è stato ricoverato e sottoposto immediatamente alle cure del caso che hanno evitato conseguenze più serie.

L’episodio che alla prima apparenza sembrava inspiegabile, visto anche il buon rendimento del ragazzo negli studi, ha trovato una terribile motivazione nei giorni successivi. Proprio in ospedale, dove è stato sottoposto a consulto psicologico, il ragazzo infatti si è lasciato andare e ha raccontato delle vessazioni a cui sarebbe stato sottoposto in classe dai compagni ma anche nel convitto per studenti fuori sede dove alloggiava con altri coetanei.

Appreso del racconto del minore, la scuola ha subito preso provvedimenti. Come prima cosa è stato disposto il trasferimento del 14enne in un’altra stanza ma contestualmente è stata aumentata la sorveglianza nella scuola con il diretto intervento del Preside per monitorare la situazione.

“Abbiamo indetto un consiglio di classe straordinario per capire quello che è accaduto, abbiamo attivato i nostri psicologi e abbiamo mandato anche esperti esterni” ha spiegato il dirigente scolastico, ammettendo difficoltà con i ragazzi che frequentano la prima classe perché “non sanno che a scuola si sta seduti e calmi, sembra che nessuno gli abbia insegnato come ci si comporta alcuni di loro hanno avuto già sanzioni significative”.

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