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Puglia, ok dei giudici ai treni senza bagni: accolta la richiesta di Trenitalia

Il gip di Bari ha accolto l’istanza di Trenitalia concedendo la facoltà d’uso agli otto convogli sequestrati perché scaricavano i reflui dei servizi igienici sui binari. I treni possono circolare ma con i bagni chiusi e solo su tratte metropolitane percorribili entro i 25 minuti.
A cura di Susanna Picone
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La richiesta di Trenitalia è stata accolta. Il gip del Tribunale di Bari Francesco Agnino ha concesso la facoltà d'uso agli otto convogli sequestrati nei giorni scorsi lungo le tratte di breve percorrenza Mola-Bari-Molfetta in quanto scaricavano i reflui dei servizi igienici sui binari. Il gip Agnino ha deciso che quei treni possono continuare a circolare, ma con i bagni chiusi e soltanto su tratte metropolitane percorribili entro i 25 minuti. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, i treni dei modelli Vivalto e Minuetto violerebbero la norma del Codice dell'Ambiente relativa allo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi. I servizi igienici di questi treni hanno infatti dei sistemi di raccolta che scaricano direttamente sulla linea ferroviaria una volta superata la velocità dei 40 chilometri orari. Secondo gli investigatori, questo creerebbe un rischio per l'ambiente.

La legge non obbliga a offrire servizi igienici su brevi percorrenze – La legge tuttavia non obbliga a offrire servizi igienici su brevi percorrenze e per questo motivo gli otto treni di Trenitalia, per complessive 30 carrozze, restano sotto sequestro ma potranno tornare a circolare su distanze percorribili in 25 minuti al massimo. Trenitalia in un comunicato ha comunque rassicurato che su tutti gli altri treni regionali in circolazione sul territorio pugliese i servizi igienici restano accessibili.

L’inchiesta e il sequestro dei treni in Puglia – L'inchiesta in Puglia era partita su input del Comando carabinieri tutela ambiente di Roma che aveva chiesto all’inizio di ottobre di valutare in tutta Italia il fenomeno degli scarichi su strada ferrata. I carabinieri di Bari sono stati i più rapidi controllando i treni di tutte le compagnie e appurando che appunto Minuetto e Vivalto di Trenitalia sono risultati non a norma.

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