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Presunto affiliato all’Isis fermato a Bari: avrebbe partecipato agli attentati di Parigi

Un uomo di 36 anni è stato arrestato a Bari con l’accusa di partecipazione ad organizzazione terroristica. L’uomo, insieme ai suoi fratelli, avrebbe procurato documenti falsi agli attentatori di Parigi nel 2015. Secondo l’accusa era collegato alle cellule estremiste dal 2010 e avrebbe collaborato con diversi attentatori protagonisti di attacchi tra il 2015 e 2016.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La Polizia di Stato ha fermato un uomo di 36 anni con l'accusa di partecipazione ad organizzazione terroristica. Le indagini hanno accertato la sua attività di supporto agli autori degli attentati del Bataclan, Stade de France e gli attacchi armati nel I, X e XI arrondissement, avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015 e conosciuti come gli attentati più sanguinosi verificati in Europa negli ultimi anni. Il 36enne arrestato avrebbe procurato documenti contraffatti agli attentatori. Secondo quanto accertato dal Sevizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Esterno della Polizia e della Digos di Bari, l'uomo avrebbe fatto parte dell'Isis

Le indagini hanno anche permesso di accertare una collaborazione estesa in ambito internazionale per una rete terroristica infiltrata in Europa. L'indagato aveva infatti diversi legami con ambienti radicali di matrice jihadista secondo quanto accertato dalle indagini delle forze dell'ordine. Non solo quindi il coinvolgimento nelle vicende di Parigi nel 2015: secondo quanto appurato, il 36enne continuava a mantenere legami con le cellule estremiste in Europa. Il 36enne, Athman Touami, avrebbe partecipato all'organizzazione degli attentati con i fratelli Medhi e Lyes Touami e Hamid Abaaoud Abdel, morto in Francia il 18 novembre 2015. Gli uomini individuati operano secondo le autorità tra Algeria, Francia, Belgio, Spagna e Siria. Touami avrebbe fatto  parte del Daesh-Isis, ala operante in territorio francese e belga.

Con alcuni complici avrebbe garantito documenti e supporto alle attività terroristiche del gruppo. Era già stato arrestato nel carcere di Bari, nell'ambito di un altro procedimento, con data di scarcerazione per il 19 giugno. Le indagini su di lui sono iniziate nel maggio del 2019, quando è stato accertato che l'uomo aveva un documento falso, utilizzato per muoversi liberamente nei paesi dell'area Schengen. L'uomo è stato processato per questo e condannato a 2 anni di carcere, in scadenza proprio nel mese di giugno. La misura cautelare sarà adottata poiché, secondo le autorità, l'uomo potrebbe scappare una volta uscito di galera.

I fratelli Touami inizialmente erano stati coinvolti in diversi procedimenti come borseggiatori a Bruxelles. Successivamente avrebbero iniziato la loro attività di falsificazione e ricettazione di documenti contraffatti. I fratelli avrebbero iniziato un processo di radicalizzazione religiosa, affiliandosi al gruppo e offrendo la propria disponibilità. I loro nomi sarebbero in connessione dal 2010 con alcuni soggetti coinvolti in attentati terroristici del 2015 e 2016.

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