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Preside picchiato dal papà di un’alunna a Taranto, i colleghi: “Siamo abbandonati, sminuiti e indifesi”

Hanno espresso solidarietà e vicinanza ma anche sdegno e sconcerto i colleghi del dirigente scolastico Marco Cesario, aggredito a Taranto dal papà di un’alunna. Dopo essere stato scaraventato a terra, l’uomo è stato colpito con calci e pugni. “Chiediamo che le istituzioni aprano una seria riflessione per ripristinare la centralità della scuola”, hanno detto gli altri docenti dell’Istituto comprensivo Europa-Dante Alighieri.
A cura di Eleonora Panseri
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Il dirigente scolastico Marco Cesario
Il dirigente scolastico Marco Cesario

Dopo il violento pestaggio subito dal dirigente scolastico Marco Cesario, aggredito dal padre di un'alunna, regna l'incredulità e lo sconcerto tra i docenti dell'istituto comprensivo Europa-Dante Alighieri di Taranto.

In una nota gli insegnanti hanno espresso solidarietà e vicinanza al collega che, dopo essere stato immobilizzato per un polso e scaraventato per terra, è stato colpito con calci e pugni, prima del provvidenziale intervento dei carabinieri. L'aggressore è stato successivamente denunciato dal preside, che si è recato al pronto soccorso per farsi medicare ferite al volto e alla mano giudicate guaribili in sette giorni.

Lo sdegno dei colleghi del preside: "Inaccettabile, ci sentiamo abbandonati e indifesi"

"Ci sentiamo abbandonati, sminuiti nel nostro ruolo e soprattutto indifesi", hanno spiegato i docenti. "Chiediamo che le istituzioni, a tutti i livelli, aprano una seria riflessione atta a ripristinare la centralità della funzione sociale della scuola". Secondo quanto è stato ricostruito in un secondo momento, il preside Cesario e la collega vicaria Carmela Rizzo avrebbero avuto una prima discussione con la madre della bambina di tre anni e, dopo alcuni minuti, si sarebbe presentato il padre dell'alunna che ha raggiunto l'ufficio di presidenza, aggredendo il dirigente. "L'intera comunità del personale docente" esprime "sdegno e preoccupazione".

"Quanto accaduto è inaccettabile. Noi continueremo, certamente, a svolgere il nostro dovere educativo e di rispetto delle regole, ottemperando al patto educativo che la stragrande maggioranza delle famiglie e degli utenti, nostri alleati, chiede alla scuola pubblica. Ravvisiamo, comunque, quanto sia necessario rafforzare la collaborazione con le istituzioni locali, i professionisti (educatori, psicologi, mediatori), che – concludono – operano nel mondo della scuola, e le famiglie alla ricerca di una ripresa forte del senso collettivo del fare scuola".

La reazione dei sindacati

Per il sindacato DirigentiScuola "è inconcepibile che chi è aggredito sia costretto a ricorrere a cure mediche e chi aggredisce se ne stia a piede libero, in attesa che la giustizia faccia il suo lungo corso". Sulla vicenda erano già intervenuti ieri Cisl e Cgil denunciando il caso ed esprimendo solidarietà al dirigente e sollecitando iniziative a tutela del personale scolastico. "L'aggressione al dirigente scolastico di Taranto e a diversi insegnanti connotano una realtà ormai sconvolgente e intollerabile", dice la segretaria nazionale dello Snals, Elvira Serafini.

E aggiunge: "Il sindacato, al punto in cui siamo arrivati, pretende un intervento deciso e risolutivo delle autorità competenti per garantire la sicurezza del personale scolastico". La scuola, commenta il sindaco Rinaldo Melucci, "è un luogo sacro, un luogo di apprendimento, crescita e rispetto reciproco. Nessun conflitto, per quanto acceso, può giustificare un gesto così deprecabile".

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