video suggerito
video suggerito

Prato, scarcerata prof 37enne che ebbe figlio con l’alunno 14enne: “Ora può prendersi cura del bimbo”

La donna di 37 anni di Prato, condannata a sei anni e sette mesi per aver avuto rapporti sessuali con un minorenne da cui ebbe un figlio, è stata scarcerata e affidata ai servizi sociali. La decisione tiene conto del percorso di reinserimento e del supporto familiare e lavorativo.
A cura di Biagio Chiariello
697 CONDIVISIONI
immagine di repertorio
immagine di repertorio

Dopo due anni di detenzione, la donna di 37 anni di Prato condannata per aver intrattenuto rapporti sessuali con un minorenne è stata scarcerata. La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Firenze, che ha accolto la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali, segna una nuova fase nel percorso giudiziario e personale della condannata, che potrà ora avviare un percorso di reinserimento sociale e lavorativo.

Il caso aveva suscitato scalpore sette anni fa: la donna, allora operatrice sanitaria e insegnante di ripetizioni private, intrattenne una relazione con un ragazzo di 14 anni a cui impartiva lezioni di inglese a casa. Dal rapporto nacque un figlio, oggi di sette anni, mentre il minore frequentava la stessa palestra del primo figlio della donna. La vicenda, che si protrasse tra il 2017 e i primi mesi del 2019, suscitò forti polemiche e indignazione nell’opinione pubblica, ampliandosi ben oltre i confini di Prato.

Condannata in via definitiva dalla Corte di Cassazione nel 2023 a sei anni e sette mesi di reclusione per atti sessuali e violenza su minore, la donna aveva inizialmente visto respingere una richiesta di detenzione domiciliare nel febbraio scorso, poiché il tribunale rilevava una scarsa consapevolezza delle proprie responsabilità. La nuova decisione, invece, tiene conto della disponibilità della donna a rivedere criticamente i fatti e della possibilità di proseguire tale percorso all’esterno del carcere con il supporto dell'Ufficio di esecuzione penale esterna (Uepe).

Determinante per il via libera al reinserimento sono state anche le condizioni familiari e lavorative della condannata. Il tribunale ha valutato positivamente l’offerta di una borsa lavoro di tre mesi presso un’associazione e l’assunzione part-time come operatrice socio-sanitaria presso una cooperativa sociale, con mansioni di assistenza domiciliare. Inoltre, la verifica degli assistenti sociali ha confermato la serenità familiare: la donna torna a far parte di un nucleo composto dal marito e dai due figli, di 7 e 16 anni. Nonostante la gravità della vicenda, il marito ha deciso di restarle accanto e continuare a crescere entrambi i bambini.

Gli avvocati Massimo Nistri e Mattia Alfano, legali della donna, hanno commentato la decisione con soddisfazione: "La nostra assistita ha affrontato tutti i passi richiesti dalla giustizia, mostrando piena acquiescenza alla sentenza. È pronta per il reinserimento nella società e per riappropriarsi dei propri affetti personali, incluso il figlio nato dalla relazione con il minorenne". I legali hanno inoltre sottolineato l’importanza di considerare la complessità del caso sotto un profilo sociologico più ampio: "Una volta concluso l’iter giudiziario, sarà necessario riflettere sulla vicenda personale della donna, che merita un’analisi approfondita al di là della cronaca giudiziaria".

Durante il processo, l’avvocato Alfano aveva già evidenziato l’anacronismo dell’imputabilità assoluta per i minori sotto i quattordici anni e del doppio binario automatico per quelli sotto i diciotto. Tesi che, secondo il legale, meriterebbe una revisione per tenere conto dei tempi e delle dinamiche evolutive dei ragazzi.

Ora, con la scarcerazione e l’avvio del percorso di affidamento ai servizi sociali, la donna di Prato avrà l’opportunità di ricostruire un equilibrio familiare e sociale, pur sotto la vigilanza del sistema penale esterno. Il caso, che ha segnato profondamente la comunità locale e acceso un dibattito nazionale sulla tutela dei minori e sulla responsabilità dei genitori e degli educatori, entra così in una fase di gestione più protetta e orientata alla riabilitazione.

697 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views