video suggerito
video suggerito

Polemica sul murales di Zerocalcare a Montanaro: “Troppo comunista”

Nel murales del fumettista Zerocalcare, in memoria del partigiano Giuseppe Prono, spicca una stella rossa che all’amministrazione di Montanaro, nel Torinese, non è piaciuta. Quel simbolo deve essere rimosso.
A cura di Susanna Picone
1 CONDIVISIONI
Immagine

Polemica a Montanaro, comune in provincia di Torino, a causa del murales del fumettista Zerocalcare in memoria del partigiano Giuseppe Prono. Un murales “troppo comunista” per l’amministrazione del comune piemontese. Il murales, realizzato per onorare la memoria del giovane partigiano locale Giuseppe Prono morto fucilato, avrebbe turbato il sindaco Giovanni Ponchia per la presenza di una stella rossa “troppo grande”, dipinta per simboleggiare l’appartenenza di Prono alla Brigata Garibaldi. Il primo cittadino ha chiesto di rimuovere entro agosto la stella, che tra l’altro non compariva nel bozzetto, ideato da Zerocalcare ma realizzato da un collettivo di writer. “È troppo grande e nel bozzetto originale non c'era. Ho chiesto che venga rimosso perché mi sono arrivate tante lamentele – ha spiegato il primo cittadino – L'opera è stata autorizzata per onorare la memoria di un nostro giovane concittadino che è morto per la libertà di tutti. Invece qui qualcuno vuole spaccare il paese che io devo amministrare. Non si può restare fermi ai conflitti di 70 anni fa. Dobbiamo guardare al futuro”.

Il commento di Zerocalcare – Sulla vicenda, sollevata dal quotidiano online Nuovasocietà.it, è intervenuto lo stesso Zerocalcare che ha assicurato che il senso dell'immagine non è stato tradito: “La storia è quella e rispettarla significa ricordarla in tutte le sue parti, non estrapolarne dei pezzi per mettere d'accordo tutti”. A difesa del murales “comunista” anche l'Anpi locale: “È stato fatto sul muro della scuola elementare proprio perché avessero sempre all'uscita l'esempio di un giovane partigiano. Non si può cancellare che fosse comunista”. Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione, ha parlato di “vicenda surreale e indecente”. “La nostra solidarietà – ha detto – va non solo a chi ha pensato e realizzato l'opera, ma soprattutto ai cittadini di quel paese che hanno un sindaco che definire miope e revisionista è un eufemismo”.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views