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Piogge al centronord e Sardegna, nevica al nord fino in pianura

La prima perturbazione del 2013 porta il maltempo. Per l’Epifania temperature più miti.
A cura di Redazione
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Da sabato arriverà il nuovo ciclone battezzato “Circe” che, dopo il buon Virgilio, porterà piogge e temperature in calo, sia al Nord che nelle regioni del Centro Italia.

“Eva”, la prima perturbazione del 2013, sta mantenendo le promesse con condizioni di maltempo che imperversano al nord, sulla Toscana e sulle coste tirreniche, con nevicate sulle Alpi, Prealpi, Appennini e fino in pianura sull’Emilia tra Parma e Piacenza, copiose oltre i 200m. Nel corso della giornata il maltempo colpirà soprattutto la Toscana, senza risparmiare le regioni tirreniche, le Isole maghhroiu e ancora il nordest dove la neve continuerà a cadere non solo sulle Alpi e sugli Appennini, ma ancora a quote quasi pianeggianti tra Parma e Piacenza e sull’ Appennino reggiano a 200m. Già in giornata il tempo migliorerà sulle Alpi occidentali e sarà più clemente sulle regioni adriatiche e sulla Calabria e sull’Umbria orientale.

Antonio Sanò direttore del portale www.iLMeteo.it avverte che poi il tempo migliorerà rapidamente con l’espansione verso l’Europa e verso il Mediterraneo dell’Anticiclone subtropicale “Adam”, che garantirà tempo stabile almeno fino alla Befana e probabilmente fino al giorno 12 o metà mese. Sulle pianure del nord, quindi sulla Val-Padana si formeranno fitte nebbie che non si dissolveranno nemmeno di giorno provocando dunque il “Freezing Effect”, letteralmente Effetto Freezer, ovvero un microclima localizzato caratterizzato da temperature poco sopra lo 0 sia di notte che anche di giorno, mentre sulle colline e sulle montagne e su tutto il centro-sud il clima sarà mite con 15°C e punte di 20°C in Sicilia. Braccio di ferro dunque tra l’anticiclone ad ovest e l’Orso Siberiano ad est, così viene chiamato il nucleo gelido sulla Russia, che dovrebbe farci visita entro metà mese e certamente tra fine mese e Febbraio come lo scorso anno quando un inverno un po’ pigro si rivelò poi tra i più freddi e nevosi degli ultimi 30 anni.

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