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Picchiati a San Benedetto perché tifosi dell’Ascoli: due fratelli all’ospedale, indagini in corso

Calciatore Under 15 dell’Ascoli e il fratello 12enne aggrediti a San Benedetto del Tronto per i colori bianconeri. Feriti, sono finiti in ospedale. Individuato l’assalitore.
A cura di Davide Falcioni
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Sembra di essere tornati indietro di 30-40 anni, quando i "tifosi" (le virgolette sono d'obbligo) di Ascoli e Sambenedettese erano soliti scontrarsi per "difendere" le rispettive città e squadre di calcio, storicamente rivali. Invece un inquietante episodio di violenza si è verificato ieri pomeriggio: a farne le spese un calciatore dell’Under 15 dell’Ascoli e suo fratello di 12 anni. I due giovanissimi sono stati colpiti davanti all’attività commerciale della madre, a San Benedetto del Tronto, e poi trasportati al Pronto soccorso dell’ospedale rivierasco per gli accertamenti del caso. Secondo quanto filtra dagli ambienti investigativi, l’autore dell’aggressione sarebbe già stato individuato.

L’assalto per una giacca e un cappello dell’Ascoli

A ricostruire la scena è la stata zia dei ragazzi, testimone diretta insieme al nonno. Secondo la donna, tutto sarebbe nato dall’abbigliamento sportivo indossato dal quindicenne, che vestiva giubbotto e cappello con i simboli dell’Ascoli Calcio. Il giovane era appena sceso dall’auto per salutare la madre quando un ragazzo, sui 23 anni, lo avrebbe afferrato per la giacca pretendendo che gliela consegnasse, insieme al cappello. Un gesto improvviso che la zia, inizialmente, aveva liquidato come una bravata.

La zia: “All’inizio pensavo a uno scherzo”

La situazione però è precipitata in pochi istanti. "All’inizio pensavo a uno scherzo", racconta la donna al Resto del Carlino. Poi la violenza dell’aggressore l’ha costretta a comprendere la gravità di quello che stava accadendo: "L’aggressore ha colpito con un calcio proprio il ginocchio già infortunato di mio nipote, che non riusciva più a muovere la gamba dal dolore. Ho telefonato al 112 e ho cercato di farlo desistere; lui invece ha continuato col suo atteggiamento e ha colpito sotto lo sterno anche il fratello di 12 anni".

La corsa in ospedale e le prime indagini

I due fratelli sono stati accompagnati immediatamente al Pronto soccorso. Nel frattempo, i familiari sono riusciti ad annotare la targa dell’auto con cui l’aggressore si è allontanato, pare dopo aver notato una pattuglia dei carabinieri. "L’abbiamo comunicata alla pattuglia dei carabinieri intervenuta e credo abbiano già individuato il soggetto", precisa ancora la zia.

Una rivalità che ha radici lontane

Il movente non è stato ancora ufficializzato, ma l’episodio richiama, per modalità e contesto, la storica ostilità tra le tifoserie di Ascoli e Sambenedettese. Un antagonismo che negli anni ha prodotto scontri, provocazioni e incidenti, soprattutto in occasione dei derby marchigiani. Non è un caso che l’abbigliamento del giovane calciatore, con i colori bianconeri ben visibili, possa aver riattivato quel clima di rivalità che in passato ha spesso travalicato i confini del campo.

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