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Picchiano e drogano la figlia appena 18enne per costringerla a un matrimonio combinato: arrestati due coniugi

Due coniugi di 42 e 55 anni sono stati arrestati a Rimini con l’accusa di aver picchiato, segregato in casa e drogato la figlia appena maggiorenne per costringerla ad accettare un matrimonio combinato in Bangladesh, suo Paese d’origine.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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Due persone sono state arrestate dai carabinieri di Rimini per aver costretto la figlia ad accettare un matrimonio combinato in patria, in Bangladesh. I due, che sono marito e moglie, avevano segregato in casa la ragazza, poi l'avevano picchiata e drogata nel tentativo di costringerla a sposarsi contro la sua volontà.

La madre della ragazza, 42enne, e il padre 55enne sono stati fermati e posti agli arresti domiciliari. Secondo quanto ricostruito, la ragazza è poco più che maggiorenne e sarebbe stata costretta dai familiari ad accettare un'unione nel suo Paese d'origine con un uomo più grande che non conosceva.

La ragazza, come tutte le altre coetanee, avrebbe invece voluto continuare gli studi e scegliere per conto proprio la persona con la quale trascorrere la vita. Un'affermazione di se stessa che i genitori non volevano accettare, tanto da costringerla ad acconsentire alle nozze chiudendola in casa, picchiandola e perfino costringendola ad assumere droghe.

L'arresto ha consentito alla ragazza di uscire dalla situazione di prigionia nella sua stessa abitazione, mentre i due genitori sono stati posti ai domiciliari. La vicenda giudiziaria è chiaramente soltanto all'inizio: la ragazza sarà ascoltata per raccogliere la sua versione dei fatti, mentre i due restano per ora in custodia cautelare. L'accusa nei loro confronti è quella di maltrattamenti in famiglia.

Non è chiaro chi abbia lanciato l'allarme chiamando le forze dell'ordine sul posto. Le autorità intervenute hanno messo in sicurezza la ragazza e posto i familiari in arresto in attesa di ulteriori accertamenti sulla vicenda.

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