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Picchia un disabile fuori una discoteca, il video finisce su Facebook: arrestato

Picchia un 37enne con disturbi mentali, poi il video finisce sui social. L’aggressione, ripresa da un telefonino, fuori da una discoteca a San Teodoro, in provincia Olbia-Tempio. Ora l’uomo, 27 anni, è stato arrestato. “Sono pentito, non sono una bestia” si difende.
A cura di Biagio Chiariello
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Aveva picchiato selvaggiamente un disabile di 37 anni di Olbia, Luca Isoni, fuori da una discoteca di San Teodoro, sotto gli occhi di decine di testimoni e della telecamera di uno smartphone di uno dei suoi amici. Il filmato dell'aggressione aveva fatto il giro web scatenando l'indignazione della Rete, anche la ministra Boschi ha preteso chiarezza. Ora i carabinieri della Compagnia di Siniscola hanno arrestato Bachisio Angius, 27 anni, di Sassari, già conosciuto dalle forze dell’ordine per precedenti reati dello stesso tipo per i quali era finito nei guai.

Ieri l’uomo in una intervista rilasciata al quotidiano La Stampa aveva provato a scusarsi per quella aggressione. "Non sono una bestia- afferma Bachisio Angius- come tutti mi stanno definendo. Sì, ho esagerato con le mani, ma mi sono amaramente pentito. Ripeto: pentito. Ho chiesto scusa a Luca ancora prima che scoppiasse il caso, prima che la sua famiglia facesse la denuncia ai carabinieri". Ha poi spiegato di non essere a conoscenza del fatto che Isoni fosse disabile. "Luca era rimasto fuori dalla discoteca. Noi siamo entrati e lui è rimasto fuori. I buttafuori non l'hanno fatto passare. E quando ero dentro lui mi chiamava di continuo. Mi ha persino minacciato, mi ha detto che avremmo fatto i conti fuori" spiega Angius. "Quel giorno era il mio compleanno. Gli avevo promesso che saremmo usciti insieme. Nei mesi scorsi sono stato per lavoro a Tenerife e Luca mi scriveva sms di continuo. Mi chiedeva quando ci saremmo rivisti e così ho pensato di invitarlo alla festa di compleanno. Eravamo in pochi e lui c'era, lo consideravo un amico. Di certo non c'era nessun piano perché le cose andassero così" ha continuato.

Sembra che Isoni avesse raccontato di essere caduto dalla moto, ma pochi giorni dopo i familiari hanno visto il video sui social che riprendeva tutte le fasi dell’aggressione e hanno avvertito le forze dell’ordine: “Mi hanno chiamato polizia e carabinieri dicendomi che Luca era stato picchiato – racconta all’ANSA il fratello e amministratore di sostegno, Manuel Isoni – Lui mi aveva detto di essere caduto dalla moto. Poi ho visto il video, solo una volta e mi è bastato. Ho subito riconosciuto Luca. C’è una persona, sedicente amico suo, che lo colpisce e lo lascia a terra privo di sensi. Vicino a lui ci sono altre persone, si sentono delle voci, ma nessuno fa niente. Luca ha riportato la frattura del ginocchio e diverse ferite”. Quindi dà una ricostruzione dei fatti. “Mio fratello sabato sera era uscito con un amico. Non lo fa mai, è ospite di una struttura, si è fidato, lui si fida di tutti, e quell’amico poi lo ha picchiato“, dice Manuel con amarezza. Nel filmato si vede una persona con il braccio fasciato che guarda verso la telecamera quasi come se attendesse il via, poi si avvicina a Luca e lo colpisce con un pugno al volto, prima che il 37enne cada a terra privo di sensi, con il volto sanguinante. Intorno si vedono altre persone, ma nessuno interviene. “Lo hanno lasciato a terra – conferma l’avvocato Nicola Di Benedetto, che ora tutela la famiglia Isoni – Luca è stato soccorso dal buttafuori della discoteca che lo ha portato in ospedale”.

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