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Ultime notizie sull'omicidio di Elisa Pomarelli

Piacenza, l’audio di Sebastiani dopo una lite con Elisa: “Abbiamo discusso, sono a pezzi”

“Sono a pezzi”, dice alla sorella di Elisa Pomarelli, Massimo Sebastiani, l’uomo ricercato per l’omicidio dell’adorata amica Elisa. Il messaggio segue una piccola lite avuta con la ventottenne, un episodio banale che però, per l’operaio è motivo di grande sofferenza. “Massimo l’amava, non l’avrebbe mai ammazzata” dice la sorellla, ma dal 25 agosto di Elisa non ci sono notizie.
A cura di Angela Marino
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Abbiamo avuto una discussione e adesso ci sto molto male, sono a pezzi. Poi abbiamo chiarito però io ci sono rimasto molto male. È testo di un messaggio audio inviato da Massimo Sebastiani alla sorella di Elisa Pomarelli, oggi ritenuta vittima di omicidio per mano del 45enne. Il messaggio audio  – pubblicato oggi dal quotidiano ‘La Libertà' – è stato inviato prima della scomparsa dal tornitore di Carpaneto Piacentino a Debora Pomarelli, sorella di Elisa. Massimo fa riferimento a una piccola discussione avuta con Elisa, una scaramuccia per la quale lui però avrebbe sofferto molto, tanto da sentirsi ‘a pezzi'.

Massimo ed Elisa erano solo amici, ma lui viveva il loro rapporto con grnade pathos, come dimostra la reazione a questo piccolo litigio, condivisa addirittura con la sorella di Elisa, dalla quale evidentemente cercava conforto e solidarietà. Massimo era ‘ossessionato‘, ‘innamorato pazzo‘ come lo descrivono gli amici, che però proprio in virtù di questo amore morboso e impossibile escludono che possano aver fatto del male alla 28enne. "Non credo che l'abbia uccisa, al massimo sequestrata" dice sempre Debora, che ieri sera ha guidato, a Borgotrebbia, la fiaccolata dedicata a sua sorella Elisa. In centinaia si sono ritrovati davanti all'abitazione dove Elisa viveva con i suoi in via Berzolla e da lì sono partiti in un tragitto che ha ripercorso gli ultimi massi della ragazza. Elisa è stata vista per l'ultima volta al ristorante ‘Il lupo' dove ha pranzato con Massimo, dopodiché si sono perse le sue tracce, mentre il suo cellulare ha agganciato per l'ultima volta la cella in località Cadeo, per poi tacere per sempre.

Per gli inquirenti è stata uccisa proprio a quell'ora, tra le 14 e le 15 quando Massimo è stato ripreso, mentre, da solo, faceva rifornimento alla sua auto: "Volevo andare in montagna, ma la mia ragazza non è voluta venire", dice all'uomo che lavorava alla stazione di servizio, un messaggio sibillino che evoca l'idea di un progetto non condiviso da Elisa. Quello, forse, di andare via insieme. "Non la avrebbe mai fatto del male" insistono gli amici, ma di Elisa dal 25 agosto non ci sono tracce, mentre Sebastiani, da solo, è stato avvistato più volte quello stesso giorno, l'ultima mentre andava via da solo, zaino in spalla, verso i boschi. Cosa si è lasciato alle spalle Massimo Sebastiani? Quale segreto ha portato con sé nei boschi? Stanno provando a rispondere gli inquirenti, ma per ora, nessuna pista ha portato a risultati concreti.

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