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Pestato, rapito e chiuso in un’auto a 17 anni dopo la lite con il figlio del boss

A 17 anni è stato rapito, chiuso in auto e pestato dopo una lite con il figlio di un ex affiliato del clan Genovese, nel Torinese.
A cura di Gabriella Mazzeo
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immagine di repertorio
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È stato chiuso nel bagagliaio della Mercedes del "rivale" per aver picchiato "la persona sbagliata". Il 17enne pestato e rapito nel Torinese aveva infatti litigato qualche giorno prima con il figlio di Gianluca Moscatiello, 49 anni, un tempo affiliato al clan Genovese e già condannato in passato per associazione a delinquere, ricettazione, riciclaggio e omicidio.  Il 17enne è svenuto in seguito al pestaggio ed è stato caricato in auto di peso con l'ausilio di un lenzuolo.

Moscatiello è tornato in cella proprio ieri perché accusato di essere il mandante della spedizione punitiva ai danni del 17enne che qualche sera prima aveva litigato con il figlio. Sono finiti in manette anche il cugino Pietro Tagliaferri, 54 anni, e i fratelli Alin e Ovidiu Cirpaci, di 42 e 38 anni. I tre sono difesi dai legali Gianluca Orlando e Marina Bisconti.

La Squadra mobile della Questura accusa i parenti di sequestro di persona, minacce e violenza privata. Per gli stessi reati è indagato anche il figlio diciannovenne di Moscatiello, libero ma con divieto di avvicinamento alla vittima.

Secondo quanto ricostruito, il 17enne pestato e il figlio del boss avrebbero litigato davanti alla discoteca Bamboo di corso Moncalieri intorno alle 4 di mattina dell'8 marzo scorso. Al centro del litigio vi sarebbe una ragazza, ex fidanzata del figlio di Moscatiello e nuova fiamma del 17enne aggredito.

I due ragazzi avrebbero discusso, arrivando poi alle mani. Il figlio di Moncalieri sarebbe finito in ospedale per poi essere dimesso con una prognosi di 21 giorni con contusioni multiple, trauma cranico e lussazione di una spalla.

Da qui è poi partita la vendetta del clan, che ha progettato il rapimento del 17enne e il pestaggio punitivo. Il giovane non avrebbe avuto idea delle origini del rivale al momento della prima lite.

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