Perde cellulare e chiede aiuto: 17enne di Fabriano drogato e violentato tre volte da un ristoratore

Aveva perso il cellulare durante una serata con gli amici in una discoteca di Fabriano e cercava solo un modo per contattare il padre. Ma la richiesta d’aiuto di un 17enne marchigiano si sarebbe trasformata in un incubo. Il ragazzo ha denunciato di essere stato drogato e violentato tre volte da un uomo di 45 anni, titolare di un ristorante nell’hinterland di Ancona. Il fatto sarebbe avvenuto nella notte tra l’1 e il 2 febbraio scorso.
Secondo la ricostruzione fornita ai carabinieri, il giovane, dopo aver cercato inutilmente il telefono smarrito, si sarebbe allontanato dal locale e avrebbe notato il 45enne davanti al suo ristorante. Gli avrebbe chiesto se poteva contattare il padre e l’uomo, apparentemente disponibile, lo avrebbe fatto entrare per usare il telefono. Ma una volta dentro, gli avrebbe offerto da bere un bicchiere d’acqua dal sapore amaro. Subito dopo, il ragazzo avrebbe iniziato a sentirsi male, in preda alla confusione.
Le accuse di violenza sessuale aggravata
In quello stato alterato, il minorenne sostiene di aver subito tre episodi di violenza: due dietro al bancone del bar e uno nel bagno del ristorante. Ricorda di aver visto sul bancone delle tracce compatibili, secondo lui, con cocaina rosa. Gli accertamenti tossicologici effettuati in ospedale hanno confermato la presenza di cocaina nel sangue.
Sotto choc, sarebbe poi riuscito ad allontanarsi dal ristorante e a tornare a casa in autostop. Il padre, preoccupato dal suo stato, lo ha accompagnato al pronto soccorso di Fabriano. I medici inizialmente gli hanno somministrato un calmante, ma viste le condizioni del ragazzo, l’uomo ha deciso di riportarlo in ospedale. Qui, da esami più approfonditi, sarebbero emersi i segni compatibili con violenza sessuale. A quel punto è scattata la denuncia. Il 17enne, assistito dall’avvocato Ruggero Benvenuto, è riuscito a identificare l’uomo grazie a dei tatuaggi notati sui social.
Il ristoratore è indagato a piede libero per violenza sessuale aggravata: le aggravanti sarebbero l’uso di sostanze stupefacenti e la minore età della vittima.
Le indagini e la versione dell’indagato
Il presunto aggressore, difeso dall’avvocato Riccardo Ragni, ha respinto ogni accusa. Ha dichiarato che il ragazzo è entrato nel ristorante solo per fare una chiamata al padre, ha bevuto un bicchiere d’acqua e se n’è andato. L’uomo ha anche indicato alcuni possibili testimoni che, a suo dire, potrebbero confermare la sua versione dei fatti.
Nel frattempo, il gip Carlo Masini ha ascoltato il 17enne in forma protetta, nell’ambito di un incidente probatorio. Una testimonianza chiave che potrebbe essere utilizzata nel futuro processo, se la Procura di Ancona dovesse decidere di chiedere il rinvio a giudizio.