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Perché Giovannino Pinna è indagato per naufragio colposo: è il superstite dell’affondamento all’Asinara

Il pescatore subacqueo sassarese è sopravvissuto all’affondamento della barca su cui stava facendo una battuta di pesca nello specchio d’acqua nei pressi di Stintino, la sera del 12 aprile scorso, insieme al cugino Davide Calvia, ritrovato morto sabato scorso, 10 giorni dopo l’incidente.
A cura di Biagio Chiariello
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È indagato per naufragio colposo Giovannino Pinna, il pescatore subacqueo di 35 anni sopravvissuto all'affondamento della barca su cui stava facendo una battuta di pesca nel Golfo dell'Asinara la sera del 12 aprile scorso, insieme al cugino Davide Calvia, ritrovato cadavere nella giornata di sabato, 10 giorni dopo l'incidente.

Il motivo per cui Pinna è legato al furto di una barca ormeggiata al porto di Porto Torres e sparita proprio il pomeriggio del naufragio –  il proprietario ne aveva denunciato il furto il giorno dopo. Una delle ipotesi che gli investigatori è che l'imbarcazione sia proprio quella utilizzata dai due naufraghi, poi affondata nel Golfo dell'Asinara per cause che sono al momento sconosciute.

Barca che non è mai stata ritrovata. Il 35enne sassarese Pinna era stato ritrovato 24 ore dopo su una spiaggia di Marritza, in condizioni critiche. Ora rischia da uno a cinque anni di carcere.

Davide Calvia, il sub trovato morto
Davide Calvia, il sub trovato morto

Sulla vicenda indagano la Capitaneria di porto e i carabinieri di Porto Torres, che hanno sequestrato le immagini registrate da alcune telecamere di videosorveglianza del porto, per cercare elementi utili.

"Il mio assistito sta ancora male, sia fisicamente che psicologicamente", riferisce l'avvocato difensore di Pinna, Luca Barrocu. "È sotto choc e appena starà meglio sarà a disposizione degli inquirenti per chiarire qualsiasi aspetto dell'incidente. Ha già fornito ai carabinieri una versione dei fatti, ma è disponibile a rispondere a ulteriori domande".

Intanto ieri è stata eseguita l'autopsia sul cadavere di Calvia, recuperato in un’insenatura vicino a Castelsardo. I risultati saranno consegnati entro giugno. All’esame ha partecipato anche il medico legale Francesco Lubinu, nominato dall’avvocato della famiglia Calva, Marco Palmieri.

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