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Pasqua 2024

“Ho abortito?”, “Ho commesso atti impuri?”: il questionario di un parroco per confessarsi a Pasqua

Don Cristoforo Dabrowski, parroco di Tobbiana e Fognano, Pistoia, ha lasciato ai suoi fedeli una guida per prepararsi alla Pasqua. Tra i quesiti: “Ho commesso atti impuri in modo solitario?” e “In passato ho votato a favore dell’aborto e del divorzio?”.
A cura di Ida Artiaco
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Confessione (Getty).
Confessione (Getty).
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Aborto, contraccezione, sesso, superstizione e politica. Sono questi i temi caldi dei 15 quesiti che Don Cristoforo Dabrowski, sacerdote di origine polacca e parroco di Tobbiana e Fognano, Pistoia, ha lasciato ai suoi fedeli per prepararsi al meglio dal punto di vista spirituale alla Pasqua. Un vero e proprio vademecum, in cui, oltre ai doveri di precetto, sono indicati i comportamenti contrari alla morale cattolica e sui quali bisogna fare un approfondito esame di coscienza prima della confessione di Pasqua.

Così, tra le domande proposte, come riporta il quotidiano La Nazione, si legge: "Ho peccato contro la purezza e la castità con rapporti prematrimoniali?", oppure "Ho commesso adulterio (anche solo col pensiero e lo sguardo)?". E ancora: "Ho abortito oppure cooperato all’aborto, acconsentendovi o anche solo consigliandolo?" e "Ho commesso atti impuri in modo solitario?". Persino la sfera politica è toccata in una delle 15 domande di Don Cristoforo: "Sono favorevole a dottrine contrarie al cristianesimo e condannate dalla Chiesa (aborto, divorzio, contraccezione, eutanasia, fecondazione artificiale, ecc.)? Ho dato il voto a partiti o persone che appoggiano queste aberrazioni? In passato ho votato a favore dell’aborto e del divorzio?".

I parrocchiani pare abbiano risposto con entusiasmo alla guida spirituale del sacerdote. "È un aiuto all'esame di coscienza – ha spiegato il parroco – che è utile perché è molto concreto. Non si scappa: o sì o no, o di qua o di là. Il compito della Chiesa è ricordare le regole fondamentali". Per quanto riguarda il voto politico, Don Cristoforo ha le idee chiare: "Prima di votare ci si dovrebbe informare sui programmi dei partiti e delle persone. È arrivato il tempo che i cattolici si sveglino. La Chiesa non indicherà mai un partito ma i principi sì".

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