Parma, rinchiusa e picchiata dal compagno. La costringeva a scrivere ai figli di non cercarla

Chiusa a chiave in casa dal compagno, picchiata, minacciata e costretta ad allontanarsi dai suoi figli. È l’incubo che una donna di Parma avrebbe vissuto per anni per colpa del suo compagno, un uomo che nei giorni scorsi è stato arrestato. È stata la stessa vittima a trovare il coraggio di raccontare ai suoi figli – quelli dai quali il compagno aveva tentato di allontanarla – quello che era costretta a subire. L’uomo, secondo il racconto della donna, la obbligava a scrivere lettere ai figli chiedendo di non cercarla più e di lasciarla in pace perché non voleva vederli. Quando la vittima ha trovato il coraggio di rivolgersi a loro e raccontare tutto questi si sono rivolti alla polizia municipale e hanno convinto la madre a denunciare. La successiva indagine ha confermato il racconto della vittima e gli agenti del nucleo Antiviolenza e tutela minori hanno eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento e contatto nei confronti dell'indagato per maltrattamenti in famiglia.
Minacciata e picchiata, la vittima aveva rinunciato anche a curarsi – Durante la sua “prigionia” la vittima, terrorizzata dalle ripetute minacce e botte, sarebbe stata costretta anche a disdire più volte interventi chirurgici perché il convivente temeva che, in ospedale, avrebbe potuto ricontattare i figli. Gli agenti della municipale hanno trovato la donna in precarie condizioni fisiche, tanto da convincerla, non senza indugi da parte sua, a farsi accompagnare in ospedale. I medici le hanno trovato una frattura del gomito e di due costole e l’hanno ricoverata. Durante tutta la fase di indagine l’arrestato ha continuato a inviare alla donna lettere minatorie e a effettuare numerose telefonate dai toni accesi e preoccupanti ai figli che l’avevano convinta a denunciare.