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Parma, polizia irrompe a scuola, scaraventa a terra uno studente di 14 anni e lo immobilizza

L’episodio è avvenuto il 12 ottobre presso l’istituto tecnico Bodoni di Parma. Due agenti di polizia sono intervenuti per sedare una lite tra due studenti: uno è stato scaraventato a terra e immobilizzato da un agente.
A cura di Davide Falcioni
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Un'aula scolastica piena di studenti che gridano, almeno due di loro intenti a litigare animatamente durante l'intervallo. Poi alcuni adulti – probabilmente insegnanti e personale non docente – intenti a sedare l'accesa discussione. Per finire due agenti di polizia, uno dei quali scaraventa a terra un alunno poi lo immobilizza salendogli sopra a cavalcioni.

È quanto sarebbe avvenuto mercoledì 12 ottobre presso l’istituto tecnico Bodoni di Parma. L'episodio è stato documentato con almeno un video. Stando a quanto rivelato in una nota dal Collettivo Studentesco Autorganizzato due poliziotti hanno fatto irruzione all'interno dell'edificio scolastico e uno di loro ha immobilizzato al suolo uno studente di appena 14 anni.

Stando a quanto rivelato dal collettivo studentesco a Fanpage.it a determinare l'intervento delle forze dell'ordine sarebbe stato un episodio piuttosto comune in una scuola superiore: "Ci sono varie versioni sulla vicenda, ma in tutte viene riferito il litigio fra due ragazzi. Alterco che pare solo un intervento delle forze dell’ordine avrebbe potuto fermare". A chiamare la polizia "sembra sia stato un professore" e dell'episodio sarebbero stati informati "anche i genitori dello studente".

L'intervento dei due agenti ha suscitato un certo scalpore e non pochi hanno afferrato gli smartphone per riprendere quanto stava accadendo, scelta che tuttavia non sarebbe piaciuta affatto alla dirigente scolastica. Il Collettivo Studentesco, infatti, afferma che "per gli studenti che hanno documentato l’accaduto ci saranno provvedimenti". Non è noto, al momento, se all'episodio siano effettivamente seguiti provvedimenti disciplinari o denunce.

Fanpage.it è in attesa di conoscere la versione dei fatti della dirigente scolastica dell’istituto tecnico Bodoni – la dottoressa Elisabetta Mangi – e della Questura di Parma, con due agenti intervenuti impiegando la forza tra studenti minorenni. Perché un ragazzo è stato scaraventato a terra e immobilizzato? Non si poteva evitare di ricorrere alla violenza? Ed è vero che i ragazzi che hanno documentato l'accaduto rischiano un provvedimento disciplinare da parte della preside della scuola?

In attesa di conoscere le risposte il Collettivo Studentesco Autorganizzato afferma: "Riteniamo quest’atto un vero e proprio abuso di potere da parte delle forze dell’ordine, che all’interno degli edifici scolastici non dovrebbero avere nessun accesso. Noi studenti del CSA siamo certi che nessuna motivazione possa giustificare un così spropositato abuso di potere e di forza fisica su un ragazzino, appena quattordicenne, da parte di un uomo adulto. Inoltre, la preside ha minacciato gli studenti che hanno ripreso la scena, di denuncia. Gli studenti che hanno quindi filmato l’accaduto rischiano una denuncia per un’iniziativa divulgativa assolutamente legittima. Questa è una chiara dimostrazione da parte della scuola di voler insabbiare e sminuire l’accaduto, limitandone la circolazione".

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