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News sull'incidente a Santo Stefano di Cadore

Papà, nonna e bimbo uccisi da un’auto in vacanza: la conducente forse distratta dal cellulare, arrestata

La tragedia a Santo Stefano di Cadore: le vittime, della provincia di Venezia, si trovavano sulle Dolomiti bellunesi per qualche giorno di vacanza nella casa in montagna. Sembrerebbe che l’auto viaggiasse a forte velocità e che non sarebbero stati riscontrati segni di frenata.
A cura di Susanna Picone
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Cinque persone travolte da un’auto e tre morti. È il drammatico bilancio dell’incidente stradale registrato ieri pomeriggio in pieno centro a Santo Stefano di Cadore, nel Bellunese.

Un’Audi nera con alla guida una donna tedesca ha falciato una famiglia che stava camminando sullo stretto marciapiede della strada regionale 355 che porta a Sappada. Un bimbo di appena due anni, suo padre e la sua nonna non ce l’hanno fatta. La mamma del piccolo è rimasta ferita in modo non grave, il fratellino della vittima che era su una bicicletta si è salvato, e anche il nonno è stato ricoverato in ospedale in stato di shock e colto da un malore ma non sarebbe in gravi condizioni.

La famiglia è originaria di Favaro Veneto, in provincia di Venezia, e si trovava nella località di montagna nel cuore delle Dolomiti per un periodo di vacanza nella seconda casa. L’uomo rimasto ucciso si chiamava Marco Antoniello e aveva 48 anni, l’altra vittima è Maria Grazia Zuin, di 65. Il bimbo deceduto in ospedale era su un passeggino che veniva spinto dalla madre.

Nei confronti della donna – una trentenne – che era alla guida della vettura sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri anche perché sulla strada non sono presenti segni di frenata. Anche lei è stata portata in ospedale dopo il drammatico schianto. È stata sottoposta ad accertamenti sanitari per capire se sia stata colta da malore oppure era sotto gli effetti di alcol o stupefacenti. A quanto si apprende, gli investigatori stanno anche vagliando l'ipotesi dell'uso improprio del cellulare da parte della donna alla guida dell'auto che ha investito la famiglia. Per interrogarla i Carabinieri hanno dovuto rivolgersi a una interprete.

Nella serata di ieri i militari hanno trasformato il fermo della donna in arresto, con l'ipotesi di reato di omicidio stradale plurimo. Il suo cellulare è stato sequestrato e sarà sottoposto a una analisi sull'utilizzo.

Alcuni testimoni hanno riferito che l’auto, dopo aver sfiorato il piccolo in bicicletta e la madre, ha centrato il padre, l’altro bambino e la nonna. Dal punto dell'impatto al luogo in cui sono stati ritrovati i corpi vi è una distanza di quasi 30 metri. Sembrerebbe che l'auto viaggiasse a forte velocità.

Immediato il cordoglio del Presidente del Veneto, Luca Zaia. "È una di quelle notizie che non vorresti mai leggere e che lascia completamente senza parole. Una tragedia che colpisce una famiglia, ma anche un'intera comunità. Mi stringo al dolore dei familiari ai quali porgo le più sentite condoglianze personali e istituzionali".

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