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News sull'incidente a Santo Stefano di Cadore

Incidente Santo Stefano di Cadore, il procuratore: “Gesto volontario per ora ipotesi astratta”

Le parole del procuratore di Belluno, Paolo Luca, in merito all’incidente stradale mortale avvenuto a Santo Stefano di Cadore nel quale Angelika Hutter ha investito e ucciso tre persone della stessa famiglia. La donna, secondo i primi riscontri, non stava usando il telefono.
A cura di Susanna Picone
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Il capo della Procura in conferenza stampa
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"L'ipotesi del gesto volontario appare consegnata all'astrazione perché supportata da pochi elementi oggettivi e non ci sono altri indizi che facciano pensare a un gesto volontario". A parlare oggi, in una conferenza stampa organizzata per meglio chiarire quanto accaduto a Santo Stefano di Cadore, dove tre persone della stessa famiglia sono state travolte e uccise dall’auto guidata da Angelika Hutter, è il procuratore capo di Belluno, Paolo Luca.

Angelika Hutter, 31enne originaria della Baviera, era alla guida di un'Audi A3 quando ha travolto la famiglia (uccidendo Marco Antonello, 48 anni, il figlio di 2 anni e la nonna materna Mariagrazia Zuin di 65 anni) e attualmente è ricoverata nel reparto psichiatria dell'ospedale di Venezia. Ieri è stato convalidato il suo fermo.

"All'udienza di convalida l'arrestata non era presente. La direzione medica del carcere ha ritenuto di effettuare approfondimenti di natura psichiatrica perché non era pronta a partecipare sotto il profilo emotivo. È una situazione temporanea, forse non indice di situazioni pregresse. Anche se di disagi ci sono più indizi", ha spiegato il procuratore rispondendo alle domande dei giornalisti.

L'incidente a Santo Stefano di Cadore
L'incidente a Santo Stefano di Cadore

Oggi il procuratore ha parlato dalla caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri di Belluno per chiarire quello che è stato possibile ricostruire finora. Quella di un gesto volontario è quindi una ipotesi da consegnare alle astrazioni secondo il procuratore, che ha aggiunto che è più probabile uno stato d'ira "che non sappiamo da cosa dipenda". Parlando della donna arrestata, il pm l'ha definita "una persona che non ha capacità di contenimento dell’ira".

Riguardo l’ipotesi di una distrazione a causa del cellulare, il procuratore ha anche detto che dall'esame della cronologia non evidenza contatti telefonici. "La ragazza non stava telefonando, ipotesi distrazione dell'uso del telefono cellulare andrebbe per il momento esclusa. Al momento, ma le indagini possono durare fino a un anno, vogliamo accertare qualsiasi alternativa", ha spiegato.

Il pm ha detto, tra le altre cose, che secondo i primi accertamenti conseguenti l'analisi dei video e di due testimonianze, è emerso che Hutter viaggiava a una velocità costante, almeno 80 chilometri orari. Le telecamere hanno ripreso l'auto e 4 secondi dopo, una volta fuori dal cono delle riprese, si sentono i due forti rumori relativi all'impatto.

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