33 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Paolo Calligaris assolto in appello per il delitto della moglie: era stato condannato a 16 anni

“Assolto per non aver commesso il fatto”. Così la Corte d’assise d’appello di Trieste, chiamata a giudicare Paolo Calligaris, l’imprenditore 51 enne che in primo grado era stato condannato per l’omicidio volontario dell’allora compagna Tatiana Tulissi nella loro villa di Manzano (Udine) nel 2008.
A cura di Biagio Chiariello
33 CONDIVISIONI
Immagine

La Corte d'Assise d'Appello di Trieste ha assolto Paolo Calligaris dall'accusa di aver ucciso Tatiana Tulissi per non aver commesso il fatto. La sentenza cancella dunque la condanna a 16 anni di reclusione che era stata pronunciata in primo grado dal gup del tribunale di Udine il 19 settembre 2019. Calligaris, 51 anni, era l'unico imputato del delitto dell'allora compagna Tatiana Tulissi. La 37enne fu uccisa con tre colpi di pistola l'11 novembre del 2008, all'ingresso della villa di famiglia, a Manzano (Udine), dove i due vivevano.

Perché Calligaris è stato assolto

Le prove contro Paolo Calligaris dunque non hanno retto. Per cui il caso si riapre. Il giorno dell'omicidio Tatiana Tulissi era  tornata a casa dopo il lavoro intorno alle 17.20. Era uscita in giardino e scesa in garage per prendere la legna. Lì era stata uccisa con tre colpi di pistola. Arma che non è mai stata trovata. Calligaris, il primo ad arrivare in villa, trovare il corpo senza vita della donna e chiamare i soccorsi, ha sempre respinto le accuse, proclamandosi estraneo ai fatti. Secondo il gup di Udine la coppia era in crisi. Anche per il desiderio di maternità della donna. Ma i legali di Calligaris hanno evidenziato come i sanitari arrivati sul luogo del delitto, ad un primo esame del corpo, avevano fatto risalire le ferite a circa tre quarti d'ora prima, un momento in cui l'imputato non era ancora a casa.

Le reazioni

"È una sentenza coraggiosa. Nel clima che si era formato su questo processo non era facile prendere una posizione di questo tipo", commenta ora l'avvocato Rino Battocletti che, insieme ai colleghi Alessandro Gamberini e Cristina Salon, compone il collegio difensivo. "Questo processo è stato viziato da un circuito perverso con i mass media. È orrendo anticipare i processi alla televisione. Lo abbiamo detto e scritto nei nostri atti difensivi"

33 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views