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Palermo, picchia e lancia un cagnolino contro auto: cucciolo salvato dalla polizia

Fermato un 46 romeno con precedenti penali, ora indagato con l’accusa di maltrattamento di animali. L’uomo, in evidente stato di ebbrezza, è stato visto da una coppia in zona Stazione mentre maltrattava il suo cucciolo. Immediato l’intervento della polizia che ha salvato l’animale.
A cura di Biagio Chiariello
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Spiacevole episodio di maltrattamenti di animali a Palermo: un uomo, visibilmente ubriaco urla, ha picchia e addirittura è arrivato a lanciare il proprio cucciolo di cane contro le auto in sosta. I fatti sono avvenuti in via Paolo Emiliano Giudici, nella zona della Stazione centrale, dove un cittadino rumeno di 46 anni, è stato segnalato alla polizia da una coppia di coniugi che lo ha visto picchiare ripetutamente un cagnolino. Immediata è partita la telefonata al 112 e la richiesta dell'intervento della polizia. Gli agenti, una volta giunti sul posto, hanno visto due persone litigare. Una di queste era proprio il rumeno, mentre l'altra era un uomo intervenuto in difesa del cucciolo. Quest’ultimo, impaurito e con una vistosa ferito all'orecchio dovuta all’impatto con una vettura, è stato prima soccorso e rifocillato dai due coniugi e poi preso in carico dagli agenti che lo hanno affidato al personale competente del Comune che ha provveduto al suo inserimento in una struttura idonea e sicura. Il 46enne, con precedenti penali e non nuovo ad episodi di questo tipo, dopo gli accertamenti di rito è stato indagato per il reato di maltrattamento di animali.

"Intorno alle 15 una pattuglia di poliziotti dell’ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico – ricostruisce la Questura – durante il servizio di controllo del territorio è stata inviata dalla sala operativa in via Paolo Emiliano Giudici, dove era stata segnalata una lite tra due persone a causa di un cane. Gli agenti, subito accorsi, hanno separato i due uomini e hanno appreso dal racconto di uno dei due che, poco prima, aveva assistito ad un episodio di rara crudezza ad opera dell’altro interlocutore e per questo lo aveva severamente redarguito". La povera bestia è stata quindi tratta in salvo. "Il cagnolino – continuano dalla Questura – per altro privo di microchip, si sarebbe subito abbandonato tra le braccia dei suoi soccorritori in divisa, dimostrando di sapere distinguere il calore umano di chi con gli animali sa entrare in empatia dall’insensata ostilità di chi li ritiene degli oggetti. Dopo essere stato medicato e sfamato dalla coppia di coniugi, il cucciolo è stato affidato in serata a personale qualificato del Comune che ha provveduto al suo inserimento in una struttura idonea e sicura".

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