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Chi era Stefano Gaglio, il 39enne ucciso a Palermo davanti alla farmacia dove lavorava

Stefano Gaglio, 39 anni, sarebbe stato ucciso da un parente a colpi di pistola davanti alla farmacia dove lavorava tra i quartieri Noce e Zisa nel capoluogo siciliano. Lascia la moglie e due figlie, la comunità è sconvolta dall’agguato. “Parlava sempre della famiglia, era un lavoratore e una persona perbene, un ragazzo dal cuore d’oro”, lo ricordano i commercianti.
A cura di Biagio Chiariello
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L’omicidio di Stefano Gaglio a Palermo
L’omicidio di Stefano Gaglio a Palermo

Erano circa le 9 di stamattina, 15 settembre, quando Stefano Gaglio è stato ucciso a colpi di pistola davanti alla farmacia “Sacro Cuore” di Palermo, dove lavorava come magazziniere da 17 anni. La tragedia è avvenuta in piazza Principe di Camporeale, una zona commerciale al confine tra i quartieri Noce e Zisa. Stefano stava parcheggiando il suo scooter per entrare dal retro della farmacia, dopo aver accompagnato le figlie a scuola, quando è stato raggiunto da quattro proiettili sparati alle spalle in quello che appare come un agguato premeditato. I soccorsi del 118 sono stati immediati, ma purtroppo vani: Gaglio è deceduto sul marciapiede davanti all’ingresso del magazzino.

A colpirlo sarebbe stato assassinato da un parente col quale avrebbe avuto discussioni per questioni familiari. I filmati delle videocamere della farmacia hanno ripreso un uomo brizzolato dalla corporatura robusta. Il sospettato si trova in questura e viene interrogato dagli agenti della squadra mobile.

Stefano Gaglio, 34 anni, era un uomo semplice e rispettato, conosciuto in tutta la zona per il suo carattere mite e la dedizione al lavoro. Viveva con la moglie e le due figlie nel quartiere Borgo Nuovo, ma era originario del rione Noce, dove stamattina ha perso la vita. Colleghi e commercianti lo ricordano come “un ragazzo d’oro”, sempre disponibile e attento agli altri: “Parlava sempre della famiglia, era un lavoratore e una persona perbene”, racconta una commerciante. “Stefano era sempre pronto ad aiutare chi aveva bisogno, un padre di famiglia esemplare. Non si può morire così”, aggiunge un negoziante della zona.

Sul luogo dell’omicidio, la polizia ha transennato l’area e allestito un gazebo per consentire agli agenti della Scientifica di eseguire i rilievi. Familiari, amici e colleghi si sono radunati sul posto in lacrime, increduli di fronte a un episodio così improvviso e violento. La moglie e i parenti erano presenti tra la folla, mentre la città di Palermo, ancora una volta, si confronta con la violenza di strada.

Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile della Polizia di Stato, coordinata dal capo dell’unità Antonio Sfameni e dal sostituto procuratore Maurizio Bonaccorso. Nessuna pista è al momento esclusa, sebbene l’ipotesi di una rapina sembri ormai allontanata. Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza per identificare il killer, già ricercato in tutta la città anche con l’ausilio di un elicottero. Secondo le prime ricostruzioni, l’assassino era appostato davanti all’ingresso posteriore della farmacia e ha sparato alle spalle, fuggendo immediatamente dopo l’agguato.

La morte improvvisa di Stefano Gaglio ha sconvolto la comunità, lasciando un vuoto profondo e segnando un nuovo capitolo di violenza nella città.

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