Palermo, Aldo ucciso in strada: l’inseparabile gatto Helios lo veglia tutta la notte

Quando gli agenti di polizia sono arrivati sul posto, allertati da una chiamata di emergenza di un passante, lo hanno ritrovato lì, immobile, accanto al suo padrone che era esanime a terra in strada, già morto. È la storia del gatto Helios e del suo inseparabile proprietario Aldo, così come tutto lo conoscevano a Palermo. L'uomo, all’anagrafe Aid Abdellah, 56enne di origini francesi, è stato trovato senza vita lunedì mattina sotto i portici di Piazzale Ungheria dove da tempo viveva come senzatetto insieme a quell'inseparabile gatto. Un legame fortissimo tra uomo e animale che ha spinto il felino a vegliare per ore il corpo senza vita del 56enne. Aldo infatti lo portava sempre con sé al guinzaglio e con lui aveva girato il mondo prima di fermarsi nel capoluogo siciliano attratto dal clima mite.

Il gatto, che probabilmente ha assistito al decesso del 56enne, ha atteso fino a quando non sono arrivate le forze dell’ordine che infine lo hanno affidato ad una donna. Sul corpo del suo padrone, per ordine del procuratore aggiunto Ennio Petrigni e del sostituto Daniele Sansone, sarà svolta l’autopsia per stabilire le cause della morte che non sembra sia naturale. L'uomo infatti aveva una profonda ferita alla testa e secondo alcuni testimoni sarebbe stato aggredito. Gli inquirenti per ora tendono a escludere una caduta accidentale visto che l'uomo non era ubriaco, non beveva e non faceva uso di droghe. Sono state acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e si ipotizza il reato di omicidio. Secondo una prima ricostruzione, il 56enne sarebbe stato aggredito per una rapina prima di essere ammazzato.

La notizia "è segno dell'imbarbarimento dei tempi; di una società dove la violenza gratuita si accanisce sui più deboli e indifesi, sugli ultimi fra gli ultimi" ha commentato  il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dopo aver appreso dell'ipotesi di omicidio. "Aldo aveva scelto di vivere a Palermo e aveva scelto di vivere in strada, con grande dignità e con grande delicatezza, come hanno raccontato tutti coloro che lo hanno conosciuto. Anche per questo l'Amministrazione comunale ha avviato i contatti con le autorità francesi e sta verificando se proprio a Palermo si possa dare sepoltura a quello che era a tutti gli effetti un nostro concittadino" ha concluso il primo cittadino palermitano.