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Palamara rinviato a giudizio per corruzione, l’ex consigliere Csm a processo a Perugia

Secondo l’accusa Luca Palamara avrebbe percepito presunte utilità per “l’esercizio delle sue funzioni e poteri” quando era sostituto procuratore  a Roma ed “esponente di spicco” dell’Associazione nazionale magistrati. Sono certo che l’udienza pubblica servirà a far emergere la verità e la mia innocenza” ha dichiarato l’ex consigliere del Csm.
A cura di Antonio Palma
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L'ex consigliere del Consiglio superiore della magistratura Luca Palamara è stato rinviato a giudizio con l'accusa di corruzione. La decisione è arrivata oggi dal giudice per le udienze preliminari di Perugia e si riferisce ai rapporti tra l'ex leader dell'Associazione magistrati e l'imprenditore Fabrizio Centofanti per il quale lo stesso gup ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno e sei mesi di reclusione. Secondo l'accusa Palamara avrebbe percepito presunte utilità per "l'esercizio delle sue funzioni e poteri" quando era sostituto procuratore  a Roma ed "esponente di spicco" dell'Associazione nazionale magistrati. I fatti contestati all'ex magistrato infatti risalgono al periodo tra che va dal 2013 al febbraio 2018

In particolare, secondo il capo d'accusa, Palamara avrebbe consentito a Centofanti di "partecipare a incontri pubblici e riservati cui presenziavano magistrati, consiglieri del Csm e altri personaggi pubblici con ruoli istituzionali nei quali si pianificavano nomine e incarichi direttivi. Permettendo in tal modo a Centofanti di accrescere il suo ruolo di lobbista". In cambio di questa disponibilità l'ex magistrato avrebbe ricevuto vari regalie come viaggi, soggiorni e cene. Secondo la Procura di Perugia, Palamara avrebbe dato la propria "disponibilità di accogliere richieste di Centofanti finalizzate a influenzare o determinare anche tramite i rapporti con altri consiglieri del Csm o di altri colleghi, le nomine e gli incarichi da parte del Consiglio medesimo e le decisioni della sezione disciplinare del predetto organo".

Insieme a Palamara il giudice per l'udienza preliminare ha rinviato a giudizio anche Adele Attisani, che deve rispondere dei reati di concorso in corruzione per un atto d'ufficio, considerata dall'accusa come "istigatrice" delle presunte condotte illecite di Palamara. Il processo avrà inizio il 15 novembre davanti al primo collegio del tribunale di Perugia. "L’udienza preliminare è un passaggio stretto e obbligato. Sono certo che l’udienza pubblica servirà a far emergere la verità e la mia innocenza" ha dichiarato Luca Palamara dopo il rinvio a giudizio, aggiungendo: "Le prove documentali dei pagamenti fatti sono insuperabili. Continuerò sempre a battermi per una giustizia giusta".

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