Padre violenta la figlia di 7 anni con “utensili di casa”, la madre lo lascia fare

Una bimba di 7 anni sarebbe stata abusata del padre, capace persino di farle del male con degli utensili di casa. Nel fascicolo aperto dal pubblico ministero della Procura di Lecce, Stefania Mininni, at grazie alla segnalazione della scuola, l’uomo è accusato di averla toccata e baciata. La madre invece risponde di non avere fatto nulla per fermare il marito dal traumatizzare la piccola con quelle violenze ed anzi risponde di avere affermato che così avrebbe imparato a comportarsi bene. Il prossimo 24 novembre davanti al giudice per l'udienza preliminare Michele Toriello si deciderà se accogliere la richiesta della Procura di mandare a processo quei genitori e la istanza di non luogo a procedere degli avvocati difensori Roberto Rella e Fabrizio Pisanello.

I fatti che dovrà valutare il giudice sono quelli raccontati dalla bambina nel corso dell'incidente probatorio di marzo e di aprile di due anni fa, la consulenza sulle condizioni di salute psichica redatta dalla psichiatra e criminologa Mariangela Pascali, la consulenza informatica dell'ingegnere Claudio Leone sui telefoni ed i computer sequestrati dai poliziotti della Squadra mobile, nonché la segnalazione arrivata alla Procura per i minorenni dalla scuola frequentata dalla bambina tre anni fa. Nello specifico, una maestra aveva che la bimba da qualche giorno era particolarmente turbata. Con un approccio adeguato all'età dell'infanzia era riuscita a farle svelare cosa c'era che non andava: con la spontaneità di una bambina di sette anni, aveva riferito cosa le aveva fatto il padre in quei giorni. Immediata la segnalazione all'autorità giudiziaria. Contemporaneamente il Tribunale per i minorenni ha aperto un fascicolo per capire se ci fossero i presupposti per tutelare la bimba affidandola ad una casa protetta, le indagini penali sono state affidate invece ai poliziotti della Squadra mobile.