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Padova, sbanda nella notte con la sua Toyota Rav4 e finisce contro una casa: morto 42enne

Drammatico incidente stradale nella notte tra domenica e lunedì. Un quarantaduenne padovano è deceduto poco dopo la carambola della sua automobile lungo la statale 16 a Battaglia Terme. La vittima è Alberto Pegoraro: l’uomo è morto in ospedale a Schiavonia, dove era arrivato in condizioni critiche.
A cura di Susanna Picone
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Un uomo di quarantadue anni è morto in seguito a un grave incidente stradale avvenuto nella notte tra domenica e lunedì nel Padovano. Alberto Pegoraro – questo il nome della vittima della strada – è morto in ospedale a Schiavonia, dove era stato ricoverato in condizioni critiche. Classe 1977, intorno all’1.30 della notte scorsa l’automobilista di Pernumia è rimasto coinvolto in un'uscita di strada autonoma in via Maggiore a Battaglia Terme. Stava percorrendo la Ss 16 nel tratto di via Maggiore in direzione Monselice quando, per cause al vaglio dei carabinieri, la sua Toyota Rav4 ha sbandato, perso aderenza ed è piombata su un edificio finendo contro l'angolo dell'abitazione. L’impatto, forse dovuto anche alla velocità sostenuta, è stato violentissimo. Arrivati i soccorsi, il quarantaduenne è stato estratto dalle lamiere dell’automobile e trasportato in massima urgenza con un'ambulanza del 118 a Schiavonia dove però, nonostante gli sforzi dei medici, è morto poco dopo l'arrivo.

Nessuna pista esclusa sulle cause dello schianto – Sul luogo dell'incidente sono arrivati i carabinieri di Monselice, incaricati di eseguire i rilievi e ricostruire la dinamica e le cause dello schianto. Tutte le piste restano al momento aperte e anche il veicolo incidentato sarà sottoposto ad accertamenti. Lo schianto potrebbe essere stato provocato da un malore, un colpo di sonno, l’eccesso di velocità e non si esclude neppure un guasto del mezzo. Dopo la tragedia, informati i familiari, la salma è stata affidata all'obitorio di Schiavonia dove rimane a disposizione dell'autorità giudiziaria che potrebbe disporre ulteriori accertamenti autoptici. Come scrivono i quotidiani locali Alberto, “Flebo” per gli amici, era molto conosciuto in paese e in tutta la Bassa dove per anni ha militato in diverse società di calcio amatoriale. Tanti i ricordi apparsi in queste ore su Facebook.

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