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Padova, defunti del cimitero divisi in ricchi e poveri: cartelli rimossi dopo le proteste

Sono stati rimossi, per ordine del sindaco, i cartelli discriminatori nel cimitero di Montagnana che indicavano specificatamente le zone destinate ai defunti indigenti. Un cittadino si era risentito e aveva postato la foto sui social.
A cura di D. F.
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Totò diceva che la morte è una "livella" che rende tutti uguali. Forse è vero, ma di certo non si è tutti uguali quando si tratta di organizzare un funerale e decidere dove tumulare il proprio caro: come è noto, e forse anche normale, c'è chi può permettersi tombe "lussuose" e chi deve accontentarsi di un loculo anonimo. Fin qui nulla di strano, ma quello che è accaduto al cimitero di Montagnana, a Padova, ha destato non poco scalpore. La Spv 3 srl, società che ha ottenuto la responsabilità per l’ampliamento, la manutenzione e la gestione dei cimiteri della città veneta, ha piazzato nel camposanto una serie di targhe che dividono in settori l’area cimiteriale. Targhe discriminatorie che, dopo le proteste, sono state rimosse per ordine del sindaco Loredana Borghesan.

"La scelta di posizionare cartelli di delimitazione dei campi di inumazione – ha detto il sindaco – è stata quanto mai inappropriata. Denuncia una carenza di sensibilità che non è condivisibile o giustificabile in alcun modo. Se gli uffici comunali o gli amministratori fossero stati a conoscenza di questa azione l'avrebbero senz'altro fermata in tempo. Non è mai stato nelle nostre intenzioni creare zone di serie A o di serie B, tanto meno nei nostri cimiteri", ha chiarito il sindaco, che ha detto di essere amareggiata per questa "azione discriminatoria, che è dovuta ad una scelta operata in modo del tutto autonomo dalla ditta aggiudicatrice dell'appalto" che gestisce i lavori di ampliamento, manutenzione e gestione del cimitero. Di sua iniziativa la ditta ha diviso le aree del camposanto con cartelli su alcuni dei quali si leggeva ‘Campo inumazione speciale per indigenti‘. Il sindaco ha chiamato i responsabili chiedendo loro spiegazioni: "Stiamo predisponendo una lettera di richiamo – ha sottolineato -, per evitare che altri episodi del genere possano verificarsi a nostra insaputa. La ditta si è scusata dell'accaduto, dimostrando sincero rammarico. Evidentemente l'aspetto operativo di efficienza legato ai lavori non deve far dimenticare a chi dirige o lavora nel cantiere che ci troviamo in un Camposanto. Pietà, rispetto e dignità devono essere riservati ai vivi e ai defunti con uguale sensibilità", ha concluso.

Il cimitero era stato diviso in un "Campo A", dedicato all’inumazione ordinaria, ma anche – nella parte sinistra, a delimitare due spazi che appaiono più degradati degli altri – era stato installato il cartello del “Campo C”, dedicato, come si può leggere a chiare lettere, alla “inumazione speciale indigenti”. A segnalare il fatto era stato un utente che ha subito riversato il suo sdegno nel web: "Questa indicazione mi ha profondamente indignato: anche davanti alla morte vi sono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Era proprio necessario mettere questa indicazione? Non era sufficiente numerare i campi?".

La questione era stata subito ripresa dalla minoranza consigliare di Progetto Comune: "Muori e devi ricordare che sei un povero. Dopo le vessazioni economiche legate alle tariffe che sono lievitate notevolmente, ora i cittadini montagnanesi devono anche subire quelle morali. Siamo indignati di fronte a quel cartello, di cui chiediamo la rimozione immediata". Progetto Comune aveva quindi attaccato l’amministrazione comunale: "Se era a conoscenza di questa operazione e non ha riscontrato nulla di anomalo, allora merita la condanna forte di tutta la cittadinanza. Se invece, come noi e gran parte dei cittadini, ritiene che questo cartello sia offensivo e poco dignitoso, allora riveda seriamente la concessione data a Spv 3, come peraltro chiediamo ormai da mesi".

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