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Ondata di calore nel weekend, quali sono le città da bollino rosso e arancione

Secondo il bollettino sulle ondate di calore in Italia del Ministero della Salute, sabato 19 giugno saranno sei le città valutate da bollino arancione, tutte al centro nord, mentre per la giornata di domenica, 20 giugno, saranno 10 le città da bollino arancione sparse in tutta Italia e una da bollino rosso: Brescia.
A cura di Antonio Palma
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Un’ondata di calore investirà l’Italia durante il weekend che sta per iniziare, innalzando le temperature a livelli decisamente alti per il periodo e catapultandoci in un clima da piena estate. Tra sabato e domenica si supereranno i 30 gradi ovunque da Nord a Sud, con ampie zone sopra i 35 gradi e in alcune regioni si toccheranno addirittura anche i 40 gradi. L'anticiclone nord-africano che avvolgerà tutta l'Italia con il suo carico di aria bollente, però, purtroppo farà aumentare anche l’afa, specialmente al Centro-Nord dove avremo numerose città da bollino arancione e domenica anche la prima città da bollino rosso.

Bollino rosso per caldo a Brescia

Secondo il bollettino sulle ondate di calore nel nostro Paese, appena varato dal Ministero della Salute anche per questa stagione estiva con il monitoraggio di 27 città sparse per la Penisola, infatti, tra sabato e domenica numerose saranno le città dove l’attenzione dovrà essere massima per temperature molto elevate, tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Secondo l’ultimo aggiornamento, per la giornata di sabato 19 giugno saranno sei le città valutate da bollino arancione, tutte al centro nord, mentre per la giornata di domenica 20 giugno saranno 10 le città da bollino arancione sparse in tutta Italia e una da bollino rosso: Brescia.

Le città da bollino rosso e arancione

Nel dettaglio, per sabato valutato bollino arancione per le città di Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia e Torino. Per domenica invece oltre al bollino rosso per Brescia, valutato bollino arancione per Ancona, Bologna, Bolzano, Campobasso, Firenze, Palermo, Perugia, Rieti, Roma e Verona.

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Caldo pericolo per chi ha una sindrome post Covid

Come spiegano dal Ministero della Salute, la pianificazione delle attività di prevenzione per contrastare gli effetti del caldo è particolarmente rilevante in relazione all’epidemia COVID-19 e alla sua evoluzione perché alcuni recenti studi suggeriscono una "minore tolleranza al caldo delle persone che hanno sviluppato una sindrome post Covid  (long-term COVID-19), caratterizzata, anche a distanza di mesi dall’infezione, da sintomi quali difficoltà di respiro e tosse, o altri disturbi come palpitazioni, debolezza, febbre, disturbi del sonno, vertigini, delirium (nelle persone anziane), difficoltà di concentrazione, disturbi gastrointestinali, ansia e depressione".

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