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Ondata di caldo record in Sicilia, e le mimose sbocciano due mesi in anticipo

Ondata di caldo record in Sicilia dove le temperature hanno superato i 25 gradi. Un caldo che ha travolto tutto il Sud tanto da far sbocciare le mimose con quasi due mesi di anticipo rispetto alla tradizionale festa della donna prevista per l’8 marzo. A lanciare l’allarme è Coldiretti attraverso un monitoraggio sugli effetti del clima.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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La primavera sembra aver fretta di arrivare, almeno in Sicilia dove in questi giorni le temperature hanno raggiunto vette piuttosto alte: le massime infatti hanno fatto registrare anche i 25 gradi. Un caldo del tutto fuori stagione visto che siamo a gennaio, in pieno inverno, e di solito in questo periodo le massime hanno tutt'altro valore. E la prima a rispondere sembra essere proprio la natura che ha visto sbocciare le prime mimose, il fiore-simbolo della festa della donna. A dirlo è un monitoraggio di Coldiretti che spiega: "Il segnale preoccupa gli agricoltori per lo stress che quest'andamento potrebbe provocare nei vari comparti produttivi – spiega l'associazione – il caldo e l'umidità determinano una ripresa vegetativa che potrebbe essere interrotta da eventuali gelate con danni gravissimi alle produzioni".

Disagi a causa del freddo artico anche al Centro Nord

In Sicilia sono oltre 900 le aziende che si occupano di florovivaismo già vittima lo scorso anno di una forte crisi a causa del lockdown tanto da dover mandare al macero tantissimi fiori: "Con il cambiamento del clima – sottolinea Coldiretti – l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma con un'evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. Questo causa periodi di siccità gravissimi con aumento dei costi di produzione causato dal maggiore utilizzo di acqua". La situazione non sembra essere diversa al Centro Nord dove l'arrivo del freddo preoccupa gli allevamenti, ricorda la Coldiretti, dove gli animali sono impreparati e per salvarli vengono protetti con cappottini, lampade riscaldanti e impianti per alzare la temperatura dell'acqua.

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