Omicidio Orta Nova, la figlia 21enne di Filomena tenta il suicidio. L’ex genero confessa

Dramma senza fine a Orta Nova, il paese in provincia di Foggia ancora profondamente scosso dall'omicidio di Filomena Bruno, avvenuto lo scorso lunedì: la figlia 21enne di quest'ultima ha tentato il suicidio lanciandosi dal terzo piano di un palazzo. La ragazza è fortunatamente rimasta illesa ed è viva per miracolo. La notizia aveva cominciato a circolare da ore tra la comunità locale ed è stata infine confermata nella serata di ieri, mercoledì 30 ottobre, dalle forze dell'ordine alle agenzie di stampa. La ragazza, a quanto si apprende, era fuggita in Germania a fine settembre con l'ex fidanzato, il 36enne Cristoforo Aghilar, che sempre ieri è stato fermato dai carabinieri a Carapelle con l'accusa di aver ucciso la mamma della giovane.
Cristoforo Aghilar ha confessato: "Sono stato io"
Intanto, proprio Cristoforo Aghilar ha confessato l'omicidio di Filomena Bruno nel corso dell'udienza di convalida del fermo che si è tenuta questa mattina in carcere davanti al Gip del Tribunale di Foggia, Domenico Zeno, anche se la difesa dell'indagato ha chiesto l'esclusione della premeditazione. "Quello che ha fatto è gravissimo – ha detto all'uscita dal carcere il difensore, Francesco De Sanctis -. Aghilar è più volte scoppiato a piangere. Ha ribadito che non aveva alcuna intenzione di ucciderla". Secondo la difesa l'unico intento dell'uomo quando si è recato a casa della vittima era quello di avere notizie della ex fidanzata con cui aveva convissuto per circa un mese in Germania. "Ha sentito la vittima urlare e a quel punto – ricostruisce l'avvocato – ha trovato in casa un coltello da sub con il quale ha colpito a morte Filomena Bruno". Stando alla versione della difesa, Aghilar, che era andato in Germania dopo essere evaso dai domiciliari, è tornato in paese sabato sera e dopo avere minacciato con una pistola la vittima, ha vagato nei campi. Lunedì scorso è poi andato a casa della ex suocera e l'ha uccisa tornando a vagare nelle campagne della zona fino a che il giorno successivo ha chiesto aiuto ad una sua zia che ha a sua volta avvertito la sorella di Aghilar. "Quest'ultima – precisa l'avvocato – ha contattato personalmente i carabinieri indicando loro il luogo in cui si trovava il fratello. I militari hanno poi fatto irruzione in casa e lo hanno arrestato". La pistola che Aghilar aveva usato per minacciare la donna è stata subito dopo abbandonata in campagna e ritrovata dai carabinieri.
Oggi l'autopsia sul corpo di Filomena Bruno
Intanto, è in programma oggi l'autopsia sul corpo della 53enne uccisa con due coltellate al petto lunedì scorso in viale Diaz davanti agli occhi dell'anziana madre. Filomena, solo una settimana prima del delitto, era stata minacciata nel bar del fratello dall'ex compagno della figlia, che è stato fermato dalle forze dell'ordine dopo essere fuggito.