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Omicidio Luca Tisi, ucciso con 30 coltellate senza motivo: vittima e killer non si conoscevano

Luca Tisi, il senzatetto di 58 anni ucciso sabato mattina a Udine con decine di coltellate, sarebbe stato assassinato senza alcun motivo. Tra la vittima e il presunto assassino Bruno Macchi nessun legame, neppure una conoscenza.
A cura di Davide Falcioni
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Il senzatetto Luca Tisi (a sinistra) e il luogo in cui è stato ritrovato
Il senzatetto Luca Tisi (a sinistra) e il luogo in cui è stato ritrovato

È durato ben 4 minuti il massacro di Luca Tisi, il senzatetto di 58 anni ucciso sabato mattina a Udine con decine di coltellate probabilmente dall'italo-brasiliano Bruno Macchi. Lo ha spiegato, nel corso di una conferenza stampa, il Procuratore Massimo Lia, ripercorrendo le tappe che hanno portato gli investigatori a risalire al presunto killer, reo confesso. "Poco dopo le 5 circa di sabato mattina dalle telecamere si vede un soggetto incappucciato che arriva in bicicletta ed entra nella galleria, dove staziona per circa 4 minuti. Poi esce, si attarda nei pressi della roggia, quindi sempre in bicicletta si allontana. Altre telecamere lo inquadrano circa 25′ più tardi in via Deciani, mentre fa rientro nella propria abitazione".

Il magistrato ha spiegato che all'accusa di omicidio saranno con ogni probabilità contestate le aggravanti dei futili motivi, della crudeltà e della minorata difesa. L'autopsia sarà disposta nelle prossime ore. Nel frattempo si è appreso anche che è stata trovata l'arma del delitto: si tratta di un coltello seghettato, da sub, che lo stesso Macchi ha consegnato agli investigatori nel corso della perquisizione. In queste ore l'arma è ancora al vaglio della Scientifica: presentava residui di sangue.

Un delitto commesso senza alcun movente

Quanto al movente del barbaro omicidio è "molto labile, per non dire quasi del tutto inesistente. Non è stato fornito un movente appagante per l'attività d'indagine che per questo motivo prosegue in maniera incessante". "La persona sospettata dell'omicidio – ha proseguito il Procuratore Lia – è stata molto collaborativa, fin dai primi momenti della perquisizione nella sua abitazione, consegnando anche la presunta arma del delitto e, successivamente, in Questura, alla presenza dei difensori, e durante l'interrogatorio video-registrato, ha ammesso l'addebito".

Vittima e assassino non si conoscevano

A rendere l'omicidio di Tisi all'apparenza ancor più insensato anche il fatto che vittima e assassino non si conoscevano. È sempre il Procuratore Lia a dirlo: "Allo stato non risultano particolari rapporti di conoscenza tra i due. La vittima era conosciuta un po' da tutti i frequentatori della zona dove stazionava da anni ed era benvoluta. Quella stessa galleria, a quanto ci è stato riferito, era frequentata anche dall'indiziato, che probabilmente sapeva che la vittima viveva lì. Oltre a questo, al momento non risulta che si fossero in corso dei rapporti ulteriori rispetto a questo", conclude Lia prima di lanciare un appello alla cittadinanza. "Se a qualcuno è a conoscenza di qualche particolare si faccia avanti".

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