Omicidio Ilenia Fabbri, il motivo per cui la figlia Arianna non potrà vedere il padre in carcere
Arianna Nanni, la figlia della 46enne Ilenia Fabbri uccisa a Faenza, non potrà andare in carcere per incontrare il padre Claudio, accusato di essere il mandante dell'omicidio della madre. Allo stesso le è stato impedito di vedere Pierluigi Barbieri, l'uomo accusato di aver compiuto materialmente l'omicidio lo scorso 6 febbraio all'alba. Lo ha deciso il magistrato competente del fascicolo dopo le richieste che la 21enne ha avanzato tramite il suo avvocato Veronica Valeriani. Secondo quanto venuto fuori, la motivazione sarebbe legata ad un possibile pericolo di inquinamento delle prove in quanto Arianna Nanni è una delle test chiave del caso. La ragazza ha sempre difeso il padre, dichiarandosi certa della sua estraneità ai fatti.
Il rapporto tra Nanni e Barbieri
Stando a quanto ricostruito la mattina del 6 febbraio sarebbe uscita presto di casa per vedere suo padre. Claudio Nanni, 54 anni, è considerato il mandate del delitto: l’uomo si difende sostenendo di aver chiesto all’amico, Barbieri, detto ‘lo zingaro', “solo” di fare paura all’ex moglie, non di ucciderla. Barbieri, dalla sua, di ce di essere stato mosso dalla promessa, da parte di Nanni, di 20mila euro e di un’auto; l’ex marito, invece, ha raccontato di una somma pattuita di 2mila euro: Ilenia
si sarebbe dovuta spaventare, così da non chiedere più denaro all’ex. I due avrebbero avuto molti contatti telefonici oltre a più di un incontro di persona. In un messaggio vocale dello scorso 10 dicembre, Nanni dice di essere positivo al Covid e parla con Barbieri di qualcosa che sembra deciso da tempo: "Una volta che esco, dai, dopo si fanno tutte le cose che bisogna fare, ok?".
