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L'omicidio di Ilenia Fabbri a Faenza

Omicidio di Ilenia Fabbri, confermati gli ergastoli per l’ex marito e il sicario

La Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha confermato le condanne all’ergastolo già inflitte in primo grado per l’omicidio di Ilenia Fabbri, uccisa a Faenza nel 2021. Entrambi gli imputati, il sicario Pierluigi Barbieri e l’ex marito Claudio Nanni, sono rimasti in silenzio dopo la lettura del verdetto.
A cura di Susanna Picone
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Ilenia Fabbri
Ilenia Fabbri
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Confermati entrambi gli ergastoli per l'omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne di Faenza (Ravenna) uccisa nel suo appartamento il 6 febbraio 2021. Le richieste delle difese di rinnovare parte dell'istruttoria sono state respinte. A Pierluigi Barbieri, il sicario reo confesso, sono state concesse le attenuanti generiche legate alla collaborazione offerta agli inquirenti, ma sono state ritenute di valore minore rispetto alle contestate aggravanti.

Ergastolo confermato anche per Claudio Nanni, ex marito della vittima. Entrambi gli imputati sono rimasti in silenzio dopo la lettura del verdetto e sono stati riaccompagnati dalla polizia penitenziaria nelle loro carceri, a Ravenna e Reggio Emilia.

Il verdetto della Corte d'Assise d'Appello di Bologna è arrivato dopo un’ora e mezza di camera di consiglio. I due imputati erano stati già condannati all’ergastolo in primo grado dalla Corte d’Assise di Ravenna.

Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri
Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri

Il difensore del presunto mandante aveva chiesto l'assoluzione dall'accusa di omicidio pluriaggravato. Quello del sicario reo confesso, invece, aveva chiesto una perizia psichiatrica oltre al riconoscimento delle attenuanti generiche per via della collaborazione fornita alle indagini.

L'avvocato Francesco Furnari, che difende Nanni, aveva in particolare precisato che "Barbieri era noto alle forze dell'ordine per la sua attività di recupero crediti. In maniera superficiale, sulle sue dichiarazioni è stato dato tutto per scontato" raccogliendo "le briciole che ha lasciato nel suo cammino". Eppure "nelle sue parole non c'è attendibilità intrinseca in grado di reggere una condanna all'ergastolo". L'avvocato Marco Gramiacci, che tutela Barbieri, oltre alla perizia psichiatrica aveva chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche per la collaborazione fornita agli inquirenti: "È l'unico che ha risolto tutte le ombre".

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