Odio per ebrei e musulmani: arrestati due minorenni neonazisti. “Disponibili a fare un attentato”

Forte proiezione alla violenza e al ricorso a simbolismi come la svastica; “ossessione” per gli attentati di natura suprematista, “fastidio” per gli immigrati nonché all’avversione per gli ebrei; pubblicazione di manuali per l’attacco e il sabotaggio delle infrastrutture critiche nonché istruzioni per la fabbricazione di armi, in particolare ordigni, bombe molotov e sostanze chimiche corrosive.
Sono alcuni degli elementi emersi dall'operazione della polizia di Stato, coordinata dalle Agenzie Eurojust e Europol, che portato a smantellare la rete estremista denominata "Sturmjager Division”, attiva in almeno in sei Paesi europei (Belgio, Lituania, Croazia, Romania, Germania ed Italia). Eseguite due misure cautelari della “permanenza in casa" a carico di altrettanti minorenni transitati all’interno del network dove venivano diffusi contenuti antisemiti, xenofobi e apologetici del nazismo.
L'operazione in Italia è stata condotta dalla Digos di Torino e Salerno, con l'aiuto dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica di Torino e Napoli, diretta dalle Procure per i Minorenni di Torino e Salerno, con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e, per i profili di carattere operativo, della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Stando a quanto emerso, i membri della comunità virtuale "Sturmjager Division" hanno mostrato una forte inclinazione all’odio, si sono detti disponibili anche a commettere reati nel nome delle ideologie professate e a colpire ebrei, islamici e chiunque fosse considerato di “razza inferiore”, coltivando un vero e proprio “culto” per il cosiddetto ‘potere bianco' e chi negli anni lo ha rappresentato con gravi attentati terroristici, come la strage di Utoya (Norvegia) del 2011 e quella di Christchurch (Nuova Zelanda) del 2019.